lunedì, 29 Aprile 2024
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Treviso, venerdì 21 chiude la mostra “Visione e Realtà”

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 Un mese di architettura: venerdì 21 luglio l’ultima visita aperta della mostra “Visione e Realtà” a Treviso

 

Ultimi giorni per visitare la mostra “Visione e realtà – Dal Segno il Costruito” allestita in occasione di “Un mese di architettura”, la rassegna promossa dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Treviso per celebrare l’anniversario della legge n. 1395 del 24.06.1923 che regolamentò la professione di architetto. Venerdì 21 luglio alle 18.15 è fissata l’ultima visita aperta a tutti prima della chiusura fissata il 23 luglio.

La mostra, che è stata prorogata dato il grande successo, vede l’esposizione di progetti di tutte le regioni d’Italia e per ognuno vengono presentati lo schizzo-segno di ideazione, la foto della realizzazione e un breve testo descrittivo dell’opera\concetto del “segno” iniziale come rappresentazione delle visioni più o meno “utopiche” della mente dell’architetto.

“In un’epoca dove il progetto di architettura è sempre più elaborazione tecnologica, ci interroghiamo sul ‘Disegno a mano libera’ (inteso come schizzo -“segno”- iniziale del progetto) espressione intima della mente dell’architetto – spiegano gli organizzatori –. Il disegno come momento unico, arricchito dal sapere dell’architetto, dal suo essere uomo percettore dell’evoluzione dell’abitare umano e inventore; contemporaneamente il disegno è “lievito” per una personale visione utopica, che ha nel fraintendimento la forma espressiva prima. Da queste poche righe nasce l’idea di poter trasferire alla persona comune la qualità del pensare dell’architetto, da sismografo della società contemporanea a traduttore di nuovi e visionari modi del vivere futuro”.

Il “segno”, dunque, come prima idea di progetto che esprime l’essenza di quello che sarà “costruito”. Concetto che in questo caso viene declinato nel “dialogo con l’antico” dove la prima idea schizzata del progetto architettonico si confronta con la presenza storica”.

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