domenica, 28 Aprile 2024
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Il Comitato “Passaggio a livello di Turri” torna all’attacco: è battaglia per la dismissione del passaggio a livello e gli odori del maxi-depuratore

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Dicono basta alle lunghe attese alle sbarre, anche di 35-40 minuti. E basta promesse di soppressione che partono dal 2004, quando ancora era sindaco Luca Claudio

Torna in pista il comitato “Passaggio a livello di Turri” per chiedere da una parte di accelerare per la dismissione del passaggio a livello stesso che divide i comuni di Montegrotto e Battaglia, anche attraverso il rispolvero del vecchio progetto della “bretella C”, dall’altra che vengano eliminati gli odori provocati da due anni dal nuovo maxi-depuratore dell’Etra.

Basta lunghe attese alle sbarre, anche di 35-40 minuti, è il monito che arriva dal comitato. E basta promesse di soppressione che partono dal 2004, quando c’era sindaco Luca Claudio.

“In 19 anni ci si è solo preoccupati della proroga della fidejussione di 464 mila euro, anticipata da Rfi nel 2003 per la soppressione del passaggio a livello”, sbotta il portavoce Emilio Beggiato, che annuncia a breve un incontro pubblico con il comitato e che chiede che il Comune di Montegrotto incontri a breve Rfi, Etra, Provincia (referente per il completamento della ciclabile E2 e per la SP 63) il Parco Colli, il Consorzio Bacchiglione, i comuni contermini, in particolare quelli che usufruiscono del nuovo depuratore.

“Nei primi mesi del 2022, il sindaco di Montegrotto Riccardo Mortandello ha illustrato al comitato e ad alcune associazioni una bozza di progetto che prevedeva la costruzione di una nuova viabilità che metteva in sicurezza la pista ciclabile E2 (infatti ora la ciclabile al passaggio a livello viene interrotta e sia pedoni che ciclisti, per 500 metri, vengono mandati in promiscuità con auto, trattori sulla SP 63, la quale in quel tratto è priva di marciapiedi, quindi senza alcuna condizione di sicurezza) usando l’esistente sottopasso privato, mentre la viabilità motorizzata, seguendo l’argine dello scolo Menona va ad intersecarsi con la tangenziale Est” spiega Beggiato.

“In quella sede – prosegue – il comitato ha suggerito al Comune di Montegrotto, per ridurre l’impatto ambientale rispetto alla bozza presentataci, di recuperare per la prima parte della nuova viabilità, il progetto della vecchia bretella “C” del 2004, che prevedeva l’attraversamento del Rio Alto con la costruzione di un nuovo ponte parallelo all’attuale ferroviario, sia della ciclabile, che della viabilità carraia”.

I membri del comitato ricordano inoltre, che da due anni la zona di via Catajo, in particolare nei periodi caldi e afosi, è invasa da odori nauseabondi, provenienti dal vicino nuovo maxi-depuratore di Etra, che accoglie le reti fognarie di quattro comuni: Montegrotto, Torreglia, Battaglia, Galzignano.

“Riteniamo sia arrivato il momento di pretendere rispetto per la nostra zona. Ci era stato garantito da Etra, che le due nuove vasche del depuratore sarebbero state coperte; invece, constatiamo che non è ancora stato fatto e che i cattivi odori persistono. Invitiamo pertanto il Comune di Montegrotto a pretendere da Etra il completamento dei lavori con relative coperture delle vasche”.

Federico Franchin