lunedì, 29 Aprile 2024
HomeVenezianoCavarzereMigranti a Cona, il sindaco Aggio: “Il nostro territorio comunale ha già...

Migranti a Cona, il sindaco Aggio: “Il nostro territorio comunale ha già dato”

Tempo di lettura: 2 minuti circa

Bottin e Necchio: “L’accoglienza diffusa potrebbe evitare le situazioni del passato. A Cona arriverebbero 9 migranti. Ricordiamo che la base di Conetta può essere facilmente rimessa in uso”

“Il Comune di Cona ha già dato, al tempo dell’ex base di Conetta trasformata in hub per migranti. Si è visto che quel modello hafallito. No, però, anche al sistema dell’accoglienza diffusa nel nostro Comune. Semplicemente in termini di accoglienza il nostro territorio comunale ha già dato negli anni scorsi e non è il caso che venga di nuovo investito dal problema”. A dirlo il sindaco di Cona, Alessandro Aggio, che taglia la testa al toro circa la possibilità che il Comuneapra all’accoglienza di chi arriva da Lampedusa o da altre rotte. “La grossa concentrazione di migranti ha dimostrato che quel tipo di modello – ha detto – non funziona creasolo problemi di ogni tipo e problemi anchedi convivenza con i residenti. “Ma a Cona- assicura il sindaco – spazi non ce ne sono neppure all’interno delle abitazioni private”.

“Di fatto possiamo dire che questo territorio ha già dato e possibilità diospitare nuove persone,richiedenti asilo politico, non ce ne sono”. La pensano in modo differente i consiglieri comunali del gruppo di centrosinistra “Insieme per Cona”, Antonio Bottin e Franco Necchio. Una proposta che punta a loro modo di vedere ad evitare che siripetano gli errori che sisono verificati in passato.

“Per evitare di trovarci nella situazione diqualche anno fasulla riapertura della ex-base di Conetta – sostengono – era possibile pensare di aderire alla proposta del governatore del Veneto, Luca Zaia, e del presidente Anci Veneto, il sindaco di Treviso Mario Conte, per l’accoglienza diffusa dei 3 migranti per mille abitanti, che per Conasarebbero 9 migranti”. Tale iniziativa, intrapresa anche dal comune di Correzzola per ilcentrosinistra è comunque volta a gestire una situazione e non subirla.

“Vogliamo ricordare che questa amministrazione – sottolineano Bottin e Necchio – nonostante lo spot elettorale, non ha prodotto una sola lettera d’intenti per acquisire la base e, attualmente la stessa è già dotata di fognatura, rete idrica, fognaria ed elettrica ed è sufficiente portare solo i prefabbricati per riattivarla. Nonostante questa preoccupazione la maggioranza ha rigettato tale proposta dell’accoglienza diffusa, che avrebbe portato al massimo 10 migranti, rischiando comunque l’imposizione da parte del governo Meloni cheè invece decisa a riaprire gli hub in barba anche alle proteste che si sono levate in più di una occasione dagli stessi esponenti della maggioranza leghista e dagli amministratori veneti edel Nord Italia. Ora bisognerà capire in che modo il governo è intenzionato ad affrontare il problema e quello che ne consegue, considerando anche i recenti pronunciamenti della magistratura contro i provvedimenti intrapresi dal Governo”.

Alessandro Abbadir