domenica, 28 Aprile 2024
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Bellini è la “Gioconda di Vicenza”. Sgarbi e quattro sindaci battezzano la campagna per farlo conoscere

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L’idea di Vladimiro Riva e del consorzio “Vicenza è” sostenuta dall’amministrazione comunale

L’intervento di Vittorio Sgarbi e la pala di Bellini sullo sfondo

Quattro sindaci riuniti per un battesimo. C’era riuscito Francesco Rucco due anni fa quando al teatro commemorò Mariano Rumor: assieme a lui c’erano Variati, Hullweck e Sala. Il piccolo miracolo di radunare quattro sindaci di Vicenza s’è ripetuto a Santa Corona, per la presenza di Vittorio Sgarbi, che ha battezzato le iniziative per valorizzare il Battesimo di Gesù di Giovanni Bellini. In prima fila erano presenti il sindaco Possamai, il predecessore Rucco e poi Hullweck e Achille Variati.

In prima fila a Santa Corona sono riconoscibili Possamai, Sgarbi, Hullweck e Rucco

L’idea di spingere su Bellini per trasformarlo nella Gioconda di Vicenza è di Vladimiro Riva, consigliere delegato del consorzio di promozione turistica, che assieme alla direttrice generale Carla Padovan ha messo in gioco l’esperienza e la capacità trentennale del consorzio Vicenza è. E ha creato anche questa felice espressione.

Sgarbi ribadisce: “L’opera di Bellini è uno dei quadri più belli d’Italia”

Un particolare del “Battesimo di Cristo” a Santa Corona

Riva, appoggiato in modo convinto dall’amministrazione comunale (che era presente a Santa Corona anche con l’assessore Ilaria Fantin) ha radunato esperti di vari settori per lanciare la conoscenza della pala del Bellini anche fra i non addetti ai lavori, perché gli esperti naturalmente conoscono già il valore di un’opera che, come spiega da sempre proprio Sgarbi, è uno dei quadri più belli d’Italia. Ne è convinto e l’ha ripetuto anche in questa occasione il sottosegretario, inrecciando la sua storia con quella di Vicenza e quella di Bellini, che aveva esattamente la sua età, 71 anni, quando dipinse il Battesimo. Sgarbi ha anche ricordato che la pala è stata restaurata di recente grazie all’intervento della contessa Caroline Marzotto, in ricordo del marito Paolo.