lunedì, 6 Maggio 2024
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Borghi fluviali, finanziato bando da 800mila euro per la valorizzazione del Polesine

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Borghi Fluviali è stato presentato  oggi venerdì 19 gennaio a Villa Badoer a Fratta Polesine, ammonta complessivamente a 883.300 euro, cofinanziati dal Ministero del Turismo per 786.137 euro

Una svolta per il turismo fluviale polesano. Il progetto “Valorizzazione dei borghi fluviali delle Terre tra l’Adige e il Po” potrebbe rappresentare l’atteso salto di qualità: il bando presentato ha ottenuto infatti un importante finanziamento di quasi 800mila euro dal Ministero del Turismo classificandosi sesto a livello nazionale su 397 domande, di cui solo 22 destinatarie di contributo.

Un bando riservato ai Comuni sotto i 5mila abitanti

Da tempo la Provincia di Rovigo, di concerto con le amministrazioni locali del territorio, sta lavorando attivamente per la promozione di reti tra le varie realtà fluviali per alimentare la filiera del turismo ecosostenibile in un’ottica di valorizzazione dell’intera area rivierasca che raccoglie diversi Comuni parte dei quali si inseriscono nelle riserve Mab Unesco del Po.

A luglio, in occasione della pubblicazione del bando in oggetto riservato a realtà inferiori ai 5mila abitanti, è stata candidata una proposta con Fratta Polesine capofila e a cui hanno aderito i Comuni di Ariano nel Polesine, Arquà Polesine, Bergantino, Canda, Castelnovo Bariano, Crespino, Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Frassinelle Polesine, Gaiba, Loreo, Lusia, Melara, Pincara, Polesella, San Bellino e Stienta. La Provincia di Rovigo ne ha curato la progettazione in collaborazione con altri partner quali Ente Parco Delta del Po, Autorità Distrettuale di Bacino del Po, Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia, Fiab Rovigo – Amici della bici e Corte Spinata di Melara.

Un progetto che darà nuovo impulso al turismo fluviale

La crescente attenzione volta alla riscoperta di un turismo di prossimità ed esperienziale, in grado di avvicinare le persone a paesaggi ricchi di attrazioni ma ancora sconosciuti ai più, si delinea come un elemento fondante delle strategie di valorizzazione del territorio: le terre tra l’Adige e il Po, si potrebbero presentare al turista come un grande “museo a cielo aperto” da esplorare interamente in barca ed in bicicletta, e in questo un ruolo fondamentale lo svolge il Fissero-Tartaro Canalbianco, idrovia completamente navigabile che collega Mantova alla laguna di Venezia e che insieme al Po rappresenta oggi il fulcro di tanti progetti intermodali bike and boat.

Il Polesine una terra tutta da scoprire

Il progetto nasce infatti con lo scopo di promuovere un turismo ciclofluviale fornendo supporto a tutti gli utenti che si approcciano sui nostri fiumi attraverso la riqualificazione delle piccole infrastrutture comunali e la creazione di supporti informativi essenziali per viaggiare piacevolmente in sicurezza superando le criticità e implementando nuovi servizi di accoglienza che possano ospitare i turisti nel rispetto dell’ambiente.

Nel dettaglio, il progetto è stato presentato venerdì 19 gennaio nella suggestiva cornice di Villa Badoer a Fratta Polesine, ammonta complessivamente a 883.300 euro, cofinanziati dal Ministero del Turismo per 786.137 euro, e prevede interventi volti alla riqualificazione e ristrutturazione infrastrutture, eventi culturali, sportivi ed enogastronomici, ma anche sperimentazione e promozione di nuovi itinerari ciclofluviali per la fruizione dei percorsi in chiave bike and boat.

Soddisfatto si è detto Enrico Ferrarese, Presidente della Provincia di Rovigo: “Un ottimo risultato che parla di una vincente strategia sinergica. L’attività di regia con la quale, come Provincia, ci stiamo proponendo in più ambiti, ha trovato l’entusiastica disponibilità dei comuni, a partire dal capofila Fratta. Con questo finanziamento, ottenuto grazie ad un ottimo piazzamento nel bando in questione, assumiamo una volta di più la consapevolezza del valore della nostra realtà e del grande potenziale su cui abbiamo da lavorare. Le azioni, come questa, che a più riprese stiamo intraprendendo con e per i Comuni si inseriscono, un passo dopo l’altro, in un percorso finalizzato a promuovere e a far riconoscere le nostre peculiarità”.