sabato, 27 Aprile 2024
HomeBreaking NewsConservatorio di Castelfranco, il progetto della nuova sede diventa operativo

Conservatorio di Castelfranco, il progetto della nuova sede diventa operativo

Tempo di lettura: 3 minuti circa

Entra nella fase operativa il progetto da oltre 10 milioni di euro per la nuova sede del Conservatorio Steffani di Castelfranco Veneto

In Provincia sono state presentate le prossime fasi della procedura: si parte con l’assegnazione dell’appalto dei lavori. Il progetto, finanziato dall’Alta formazione artistica, musicale e coreutica del Ministero dell’Istruzione, è stato sviluppato da un gruppo di progettisti composto da Sinergo Spa (capogruppo), Struttura Srl, Cavina Terra Architetti, Tosato Ingegneria, Matteo Brandoli e SAP Archeologia.

L’intervento costituisce la prima fase realizzativa di un programma edilizio che accentra le funzioni didattiche del conservatorio Steffani – a ora privo di una sede stabile e insediato in più immobili – nel compendio dei Serviti, già utilizzato come sede distaccata. Il progetto interessa 3 edifici compresi tra le vie Riccati, san Giacomo e il canale Musonello, a est delle mura urbiche di Castelfranco: la superficie lorda disposta su tre livelli ammonta nel complesso a circa 3.700 metri quadrati, per una previsione economica di oltre 10 milioni di euro.

La nuova sede è realizzata grazie alla riqualificazione della ex scuola Maffioli su via Riccati, del Chiostro dei Serviti e della chiesa di San Giacomo sull’omonima via. Le funzioni didattiche sono organizzate all’interno dell’ex-Maffioli e del chiostro: edifici storici che sono riqualificati acusticamente, dal punto di vista sismico, energetico e della normativa antincendio. Sono previsti interventi minori sulla chiesa di San Giacomo, che continuerà a ospitare le funzioni religiose.

Con l’eccezione del piano terra del Maffioli – dove sono disposti l’ingresso principale e le funzioni più immediatamente rivolte al pubblico – il programma dispone su tre livelli tutte le funzioni didattiche del Conservatorio, una biblioteca, laboratori di diverse dimensioni, aule per lezioni frontali, spazi per la musica d’insieme.

Su via Riccati i lotti sono collegati da un portico metallico di nuova costruzione che dà accesso al conservatorio, alla confinante palazzina Preti ed alla chiesa di San Giacomo. In corrispondenza di una corte che separa il chiostro dei Serviti dalla confinante palazzina ex-Pavan – a sud – è realizzato un secondo accesso da via San Giacomo. Esso dà accesso alla corte retrostante al compendio. Questo spazio, affacciato sul torrente Avenale, diventerà una piazza pavimentata.

Nel 2023 il progetto per una seconda fase di completamento del programma edilizio del Conservatorio, per un valore di ulteriori 10 milioni di euro, è stata sottoposta a richiesta di finanziamento.

Stefano Marcon: “E’ una giornata storica”

Il Conservatorio contrarrà un mutuo di durata pari a 26 anni, con oneri di ammortamento a totale carico del Ministero, che saranno rimborsati dal 2020 al 2045. Un’operazione imponente, ma il beneficio sarà vicendevole: da un lato l’Università della musica troverà una stabilizzazione dopo 50 anni, dall’altro l’intera città potrebbe giovare della rivalorizzazione di tutto il complesso storico.

“E’ una giornata storica per noi. Ora il progetto della nuova sede entra nell’operatività e assicurerà al Conservatorio, entro la fine del 2025, l’apertura della parte principale della nuova sede in Borgo Treviso. Poi entro il 2027 verrà completato anche il secondo stralcio. Un progetto fondamentale per la cultura della provincia di Treviso, ma strategico per la città di Castelfranco che sempre più si caratterizza come tappa importante del turismo culturale”, spiega il presidente della provincia di Treviso e sindaco di Castelfranco Stefano Marcon.

“La nuova sede non solo ci consentirà di rivitalizzare un segmento del centro storico di Castelfranco, ma ci doterà, per la prima volta nella nostra storia, di sede propria – afferma Paolo Troncon, direttore del Conservatorio di musica Agostino Steffani di Castelfranco Veneto – Interessando di edifici di valenza culturale e storica, si è trattato di un progetto molto delicato, per la cui realizzazione dobbiamo dobbiamo ringraziare la Soprintendenza ai beni culturali per la stretta collaborazione. Una grande entrata con colonnato e loggia su Borgo Treviso accompagnerà all’ingresso del Conservatorio, cambiando radicalmente volto ad un’area della città. La posa della prima pietra è prevista per settembre 2024″.

Le più lette