sabato, 27 Aprile 2024
HomeVenezianoVeneziaProsegue il progetto Oculus, la Polizia Locale di Venezia a marzo opera...

Prosegue il progetto Oculus, la Polizia Locale di Venezia a marzo opera 6 sgomberi

Tempo di lettura: 2 minuti circa

Interventi avvenuti per la maggior parte a Mestre, poi a Marghera e al Lido di Venezia, il plauso dell’assessora alla sicurezza Elisabetta Pesce

Nel mese di marzo sono stati 6 gli sgomberi operati dalla Polizia Locale di Venezia nell’ambito del progetto Oculus. Il primo si è svolto presso la villa abbandonata in via San Fermo 12 a Mestre. Insieme alla proprietà dell’immobile è stata estirpata l’erba incolta e il luogo, dove erano stati divelti due accessi, è stato messo in sicurezza. Il secondo sempre a Mestre, in via Leopardi 19, dove la proprietà ha provveduto alla rimozione del bivacco presente nel giardino dell’edificio. Poi alla Gazzera in via Asseggiano 49, dove – congiuntamente al proprietario – è stata ripristinata l’intera recinzione dell’area, precedentemente abbattuta da soggetti che si erano introdotti abusivamente all’interno. Poi ancora a Mestre in via Giustizia presso l’ex falegnameria “Rosso”. Qui la proprietà ha proceduto alla chiusura degli accessi divelti e alla muratura di una finestra abbattuta. Nell’ex colonia Padova, al Lido di Venezia, congiuntamente alla proprietà è stata ripristinata la recinzione abbattuta. L’ultimo intervento si è svolto in via Galvani 2, presso l’ex Cral Montedison, dove sono stati chiusi gli accessi divelti.
“Anche in questi casi, come in molte altre situazioni precedenti, la risposta della Polizia locale è stata tempestiva, impedendo che i siti controllati potessero diventare luogo di ritrovo di soggetti problematici per la sicurezza urbana” è il commento dell’assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce.

Riccardo Musacco