martedì, 30 Aprile 2024
HomeVicentinoAlto VicentinoUlss 7 Pedemontana: un nuovo direttore per la diabetologia

Ulss 7 Pedemontana: un nuovo direttore per la diabetologia

Tempo di lettura: 3 minuti circa

La dott.ssa Marina Miola è il nuovo direttore dell’Unità Operativa Semplice di Diabetologia a valenza dipartimentale dell’Alto Vicentino.

Il direttore generale Carlo Bramezza con la dott.essa Marina Miola

La dottoressa Marina Miola, scledense originaria di Valli di Pasubio, ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova. Successivamente ha completato la Specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo nella stessa università, integrando la sua formazione con vari corsi avanzati. Ha collaborato, con il professore Tiengo e il professore Avogaro dell’ateneo padovano, alla pubblicazione di studi su riviste scientifiche internazionali e ha presentato ricerche ai congressi della Società Italiana di Diabetologia. Inoltre, è stata premiata per un lavoro scientifico presentato alla stessa Società Italiana di Diabetologia

Nel 1999, la dott.ssa Miola ha avviato la sua attività presso l’ospedale di Schio, proseguendo poi la sua carriera nell’ex Ulss 4 e successivamente nell’Ulss 7 Pedemontana. Durante questo percorso, ha gestito l’ambulatorio dedicato alle donne gravide con diabete in gravidanza e/o patologie endocrine, assumendone la responsabilità. Ha collaborato attivamente con il reparto di Ostetricia dell’ospedale di Santorso in questa capacità. Inoltre, ha seguito da vicino i pazienti con diabete di tipo 1 durante la transizione dall’ambulatorio pediatrico a quello dell’adulto. Ha anche gestito l’ambulatorio specializzato nella tecnologia per il diabete, che include microinfusori per insulina e sensori per il glucosio. Oltre a ciò, si è dedicata all’educazione terapeutica dei pazienti diabetici, organizzando campi scuola per adolescenti e giovani in collaborazione con l’Associazione Diabetici Alto Vicentino. Ha inoltre tenuto corsi di educazione per pazienti adolescenti e adulti.

In parallelo, la dott.ssa Miola ha contribuito alla redazione dei piani diagnostico-terapeutici assistenziali dell’ULSS 7 Pedemontana per la gestione dei pazienti affetti da diabete e nodulo tiroideo. Ha inoltre partecipato alla definizione del “percorso obesità”.

«Il servizio di Diabetologia si è sempre distinto per essere un servizio territoriale – sottolinea la dott.ssa Miola – che opera in stretta collaborazione con i Medici di Medicina Generale, con i quali vi è un dialogo anche tramite il teleconsulto attivo tutti i giorni e che ci permette di condividere problematiche e terapie degli utenti diabetici garantendo l’accesso alla cura a tutti gli utenti diabetici. Parallelamente molto importante è anche la collaborazione da una parte con l’ospedale per garantire le cure opportune quando necessario, dall’altra con le Associazioni, in particolare con l’Associazione Diabetici Alto Vicentino con cui realizziamo diverse iniziative di prevenzione ed educazione alla gestione della malattia. Una particolare attenzione vi è anche per le donne in gravidanza, attraverso l’ambulatorio per il diabete pregestazionale e gestazione, in stretta collaborazione con l’Ostetrica e Ginecologia di Santorso, e per gli adolescenti con diabete di tipo 1, ai quali è dedicato un altro ambulatorio specifico in questo caso in collaborazione con la Pediatria. Inoltre nel nostro servizio sono attive anche una sezione dedicata al piede diabetico e all’oculistica per la cura delle complicanze. Tutte queste attività sono rese possibili grazie ad un team affiatato di medici, infermiere, dietiste, podologa, psicologa, personale amministrativo e associazione diabetici alto vicentino».

«Auguro alla dott.sa Miola buon lavoro – commenta il Direttore Generale Carlo Bramezza – in un incarico che è di grande responsabilità, considerando che nel solo Alto Vicentino sono oltre 8 mila i pazienti diabetici in carico presso i nostri servizi, ai quali diamo assistenza in ogni fase, dalla prima diagnosi all’educazione alla terapia e allo stile di vita corretto, passando quindi per i controlli periodici, il tutto con una stretta integrazione tra ospedale e territorio».