sabato, 27 Aprile 2024
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Ulss 7 Pedemontana: pioniere della rivoluzione tecnologica della radiologia

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L’Ulss 7 Pedemontana è l’azienda pilota per il nuovo sistema regionale RIS-PACS per la gestione delle immagini e dei referti di radiologia. 

L’avvento della tecnologia sta trasformando radicalmente il panorama della radiologia sanitaria, e il Veneto si pone come pioniere con il progetto RIS-PACS. Con un investimento di oltre 27,7 milioni di euro finanziati attraverso il PNRR, l’intera Regione si prepara a beneficiare di un sistema integrato di gestione delle immagini e dei referti radiologici. L’azienda sanitaria Ulss 7 Pedemontana è in prima linea nell’attuazione di questa rivoluzione, portando avanti un sistema che promette di migliorare l’accesso alle cure e l’efficienza operativa, oltre a ridurre i tempi di attesa e a ottimizzare la qualità delle diagnosi.

Il nuovo sistema

Il progetto RIS-PACS, che coinvolge tutte le aziende socio-sanitarie e ospedaliere della regione, mira a mettere in rete tutte le immagini diagnostiche e i referti radiologici prodotti in Veneto. Grazie a questa piattaforma, i medici specialisti potranno accedere in tempo reale ai dati dei pazienti da qualsiasi struttura, eliminando la necessità di trasportare fisicamente i documenti e consentendo una collaborazione più stretta tra i professionisti sanitari.

I risultati ottenuti dall’Ulss 7

L’ULSS 7 Pedemontana ha inaugurato questa nuova era il 16 gennaio, unificando i sistemi di gestione radiologica dei suoi distretti e trasferendo tutte le immagini e i referti in un sistema centralizzato su cloud. Questa migrazione ha incluso oltre 4,5 milioni di esami radiologici effettuati negli ultimi 20 anni, fornendo un archivio digitale completo e accessibile per migliorare le cure e la ricerca.

«Siamo orgogliosi di portare al debutto il nuovo sistema RIS-PACS che è il risultato di un grande investimento da parte della Regione Veneto e rappresenta una vera e propria rivoluzione, destinata a cambiare non solo il modo in cui i cittadini accederanno ai propri esami radiologici, ma anche il modo stesso di lavorare nei nostri ospedali, creando la possibilità di sinergie e collaborazioni molto più strette – sottolinea il Direttore Generale dell’Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza -. Per la nostra Azienda, che negli ultimi anni ha puntato proprio su una crescente integrazione delle strutture, questa tecnologia sarà un’ulteriore spinta a lavorare sempre di più come un’unica realtà, migliorando allo stesso tempo l’efficienza interna e la produttività, dunque con benefici sia in termini di riduzione delle liste di attesa sia di qualità della capacità diagnostica».

Sul piano operativo, questo porterà un vero e proprio cambio di paradigma. «La prima conseguenza è che i pazienti, nel caso in cui debbano spostarsi da un ospedale all’altro, non dovranno più preoccuparsi di portare con sé le immagini e i referti, perché questi saranno direttamente accessibili per gli specialisti in primis della nostra Azienda e a breve di tutta la regione – sottolinea il dott. Calogero Cicero, direttore dell’U.O.C. di Radiologia degli ospedali di Bassano e Asiago -. Ma in prospettiva questo potrà portare anche ad un modo diverso di organizzare l’attività della Radiologia, in particolare semplificando la possibilità di richiedere consulenze anche agli specialisti di altri ospedali, perché essendo tutto in rete con il sistema RIS-PACS diventa molto più immediata anche la teleconsulenza e la telerefertazione: lo specialista di un altro ospedale potrà accedere con immediatezza a tutti gli esami del paziente, analizzarli, e volendo anche redigere un referto e firmarlo digitalmente. Si tratta dunque di un’innovazione che cambierà il nostro modo di lavorare e in prospettiva ci spingerà anche a ripensare i percorsi di diagnosi e cura».

I vantaggi

Ma le innovazioni non si fermano qui: il sistema RIS-PACS include oltre 20 software diversi che offrono funzionalità avanzate, come la ricostruzione di immagini per diagnosi più accurate e l’uso dell’intelligenza artificiale per il supporto nella diagnosi del tumore al seno. Inoltre, il sistema monitora automaticamente l’esposizione del paziente alla radiazione, contribuendo a una pratica clinica più sicura e informatizzata.

Sul fronte operativo, la nuova tecnologia promette una maggiore velocità e completezza nei referti, riducendo i tempi di attesa e migliorando la qualità delle informazioni fornite ai medici. Inoltre, l’introduzione di un sistema di consenso informato digitale e di un portale online per il ritiro dei referti renderà il processo più efficiente e sostenibile dal punto di vista ambientale.

Riccardo Magagna