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Tecnologia e soccorso: maxi esercitazione dei Vigili del Fuoco al Lago del Mis

Testata con successo la comunicazione satellitare in scenari d’emergenza. Oltre 100 operatori coinvolti in una simulazione interforze di salvataggio

Un’imponente esercitazione interforze si è svolta nella suggestiva cornice del Lago del Mis, nei pressi delle Cascate della Soffia, nel Comune di Sospirolo, dove i Vigili del Fuoco del Veneto si sono dati appuntamento per mettere alla prova un sistema avanzato di comunicazione satellitare da impiegare in contesti di crisi.

La simulazione, organizzata dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ha visto la partecipazione delle squadre provenienti da tutti i comandi provinciali della regione e si è svolta sotto lo sguardo attento del Direttore Regionale, ingegner Cristina D’Angelo, del Prefetto di Belluno, dott. Antonello Roccoberton, del Questore, dott. Roberto Della Rocca, e del Comandante Provinciale, ingegner Matteo Carretto.

L’obiettivo principale era testare l’efficacia dei collegamenti audio-video e della trasmissione dati in ambienti dove le normali reti di comunicazione risultano compromesse, come spesso accade nelle zone montane. Un’esigenza particolarmente rilevante in vista dei Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina 2026.

Grazie all’impiego di tecnologie satellitari di ultima generazione, l’intera esercitazione è stata trasmessa in diretta streaming, con la possibilità di monitoraggio simultaneo sia dai posti di comando locali sia, per la prima volta, dal Centro di Coordinamento dei Soccorsi (CCS) della Prefettura, appositamente attivato per l’evento. La trasmissione è stata garantita da 10 operatori dell’Ufficio Comunicazione in Emergenza, che hanno assicurato il collegamento anche con il Centro Operativo Nazionale del Viminale.

L’attività ha coinvolto 17 discenti del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, impegnati in un corso settimanale dedicato all’utilizzo di strumenti innovativi per la gestione della comunicazione in emergenza. Le lezioni sono state condotte da docenti della Direzione Centrale per la Formazione.

All’evento hanno partecipato anche le Forze dell’Ordine – Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale – insieme ad ANSFISA (Agenzia per la Sicurezza di Ferrovie e Infrastrutture), al personale dell’Ente Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e ai volontari della Croce Rossa Italiana, della Protezione Civile di Sospirolo e Sedico, e della sezione alpini dell’ANA di Belluno. In totale, oltre 100 operatori del soccorso hanno preso parte alle operazioni.

Due le simulazioni tecniche affrontate nel corso della mattinata: il recupero di una persona bloccata in una gola post-cascata, effettuato con tecniche speleo-alpino-fluviali, e il salvataggio di un’altra vittima intrappolata alla base delle cascate, portata in salvo dai soccorritori fluviali.

L’esercitazione si è conclusa con esito positivo, dimostrando l’elevato livello di coordinamento tra le diverse forze in campo e l’efficacia dei nuovi strumenti tecnologici adottati. Un test che conferma l’impegno della macchina del soccorso nel prepararsi a scenari sempre più complessi e sfidanti.

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