Musei civici. Conte vuole sperimentare nuove forme per coinvolgere un pubblico sempre più ampio. Martini, mostra prorogata fino al 24 settembre. Bailo e Santa Caterina sempre più luoghi da vivere
Aperitivi, intrattenimento teatrale e musicale. Il sindaco: “Ci sarà un avviso pubblico per cercare operatori per gestire occasioni pensate per target diversi e ampliare le modalità di fruizione aprendo ai giovani e a contesti sempre più dinamici” La mostra sui capolavori di Arturo Martini sarà prorogata fino al 24 settembre. La decisione è stata presa qualche giorno fa dopo che Fabrizio Malachin, direttore dei Musei Civici di Treviso e curatore della mostra assieme a Nico Stringa, è riuscito a ottenere un via libera dai tanti prestatori delle opere esposte al Bailo. La personale dedicata al grande scultore trevigiano, inaugurata a fine marzo, avrebbe dovuto chiudere i battenti il 30 luglio: ma i 30mila visitatori già entrati al Museo, un trend turistico sempre più felice per la città e l’estate ormai alle porte hanno suggerito all’amministrazione comunale e in primis a Mario Conte – che in questo secondo mandato ha per ora tenuto per sé la delega alla cultura – di optare per un allungamento. Che è anche un’occasione per continuare a utilizzare al meglio un museo, il Bailo appunto, che in questi mesi ha dimostrato di essere un luogo deputato non solo all’allestimento di mostre di grande livello artistico, ma anche all’organizzazione di eventi capaci di attrarre varie sensibilità culturali e sociali della città. “La nostra idea di fruizione dell’arte e dei luoghi della cultura contempla anche l’organizzazione di eventi collaterali alle grandi mostre come quella dedicata ad Arturo Martini, come aperitivi e intrattenimento musicale e teatrale”, spiega Conte, che anticipa di voler “sperimentare nuove forme per vivere veramente il museo, anche per coinvolgere quel pubblico che non frequenta abitualmente gli istituti della cultura”. I primi eventi, per sperimentare la formula mostra-aperitivo-musica, sono stati accolti in modo positivo. “Occasioni che hanno incantato ed emozionato il pubblico, facendo registrare il tutto esaurito. Un successo – afferma il sindaco – che deve farci cogliere ulteriori opportunità”. In cantiere c’è l’organizzazione di un calendario fisso per i gruppi e per le realtà territoriali che lo richiederanno: serate da offrire ai propri clienti o per lo staff aziendale, momenti di team building. “Inoltre – anticipa il primo cittadino e titolare della cultura – stiamo studiando un avviso pubblico per la ricerca di operatori che vogliano offrire, pensare o gestire occasioni pensate per diversi target di pubblico, anche per far conoscere il nostro patrimonio culturale, che può diventare veramente di tendenza. Insomma, dobbiamo avere il coraggio di ampliare le modalità di fruizione dei musei, aprendoli ai giovani e a contesti sempre più dinamici. E noi – aggiunge Conte – questa strada l’abbiamo intrapresa”. Gli aperitivi culturali, avviati nello scorso mandato, proseguiranno. L’obiettivo sarà offrire un’esperienza totale per il coinvolgimento di tutti i sensi, unendo il patrimonio artistico alle eccellenze trevigiane dall’ambito enogastronomico ai talenti della musica. Idee che non coinvolgeranno unicamente il Museo Bailo. Perché anche le porte di Santa Caterina e del suo Chiostro saranno aperte per essere luogo culturale da vivere oltre che museo civico permanente: “Aperitivi, ma anche cene, concerti, presentazioni. Santa Caterina e il suo Chiostro sono uno dei luoghi più suggestivi della città e come è già stato fatto recentemente, con ottimi risultati, continueremo a proporre serate tematiche per valorizzarlo e farlo conoscere”. Sara Salin
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