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Scuole primarie Padova

Scuole accorpate a Padova: la protesta dei presidenti dei consigli d'istituto

Tre presidenti di consigli d'istituto esprimono preoccupazione per la riorganizzazione delle scuole primarie a Padova

Scuole accorpate a Padova: la protesta dei presidenti dei consigli d'istituto

La riorganizzazione delle scuole primarie a Padova ha scatenato nuove proteste, con tre presidenti di consigli d'istituto che hanno espresso la loro preoccupazione per la tenuta sociale del quartiere. Matteo Rampazzo del III Briosco, Marco Bertilorenzi del IV Rosmini e Mari Toumkian del V Donatello hanno firmato una lettera indirizzata all'Ufficio Scolastico Veneto, con copie inviate al Provveditorato di Padova, al Comune e alla Regione. L'oggetto della missiva è chiaro: "la profonda preoccupazione riguardo alla gestione dei nostri istituti comprensivi a partire da settembre, quando sarà attivo il dimensionamento che elimina il IV per redistribuire i suoi plessi tra il III e il V".

LA CITAZIONE DI CHESTERTON E LA BATTAGLIA PER LE SCUOLE
Nell'ultima riga della mail, i tre presidenti citano una frase dello scrittore inglese G.K. Chesterton: «Le fiabe non insegnano ai bambini che i draghi esistono, loro lo sanno già che esistono. Le fiabe insegnano ai bambini che i draghi si possono sconfiggere». Questa citazione non è casuale, ma rappresenta simbolicamente la battaglia che i genitori e i rappresentanti delle scuole stanno combattendo contro una riorganizzazione che percepiscono come un "drago" da sconfiggere.

LA RIORGANIZZAZIONE DELLE SCUOLE PRIMARIE
Il dimensionamento scolastico previsto per settembre comporterà l'eliminazione del IV Rosmini, con la conseguente redistribuzione dei suoi plessi tra il III Briosco e il V Donatello. Questa decisione ha sollevato non poche preoccupazioni tra i genitori e i rappresentanti delle scuole coinvolte. La paura principale è che questa riorganizzazione possa compromettere la qualità dell'istruzione e la coesione sociale del quartiere.

LE PREOCCUPAZIONI DEI PRESIDENTI DEI CONSIGLI D'ISTITUTO
Matteo Rampazzo, Marco Bertilorenzi e Mari Toumkian hanno espresso chiaramente le loro preoccupazioni nella lettera inviata alle autorità competenti. Secondo loro, la redistribuzione dei plessi potrebbe portare a un sovraffollamento delle classi, con conseguenti difficoltà nella gestione degli studenti e nella qualità dell'insegnamento. Inoltre, temono che la chiusura del IV Rosmini possa avere un impatto negativo sulla comunità locale, che vede nella scuola un punto di riferimento fondamentale.

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