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07.09.2024 - 00:18
La rotonda di Bertipaglia, vicino alla quale sorgerà il Parco senza frontiere
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Si chiamerà Parco senza frontiere, perché sarà accessibile e fruibile da tutti, senza barriere architettoniche: si tratta del nuovo parco inclusivo che sorgerà accanto alla rotonda di Bertipaglia e che l’amministrazione comunale di Maserà potrà realizzare grazie a un finanziamento ottenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio.
«Oltre ai 30 mila euro ottenuti dalla Regione Veneto – dichiara il sindaco Gabriele Volponi – il Comune di Maserà ha ottenuto altri 91 mila dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che vanno a coprire in gran parte il costo preventivato di 160 mila euro per la sua realizzazione. La parte non coperta da finanziamento sarà invece a carico del Comune, che aveva già accantonato preventivamente 30 mila euro per portare a compimento quest’opera, nella quale ho sempre creduto molto».
Il parco avrà un’ampiezza complessiva di cinque mila metri quadrati e andrà ad inglobare l’area dedicata ai cani già presente. Le grandi alberature esistenti saranno mantenute per portare fin da subito ombra e saranno armonizzate al resto del parco, che ospiterà una decina di giostre fruibili sia da bambini normodotati che da bimbi con disabilità. Le giostre saranno raggiungibili attraverso dei camminamenti, sui quali potranno facilmente muoversi anche le sedie a rotelle e i passeggini. Una siepe formata da essenze arboree a fioritura sarà messa a dimora per separare il parco dell’attigua pista ciclabile.
«È un bellissimo intervento – prosegue il sindaco Volponi – di cui sono orgoglioso, in quanto porteremo il verde attrezzato nel centro di Bertipaglia, all’interno del quartiere più popoloso della frazione, che si sviluppa attorno a via don Luigi Bovo. Sono poi contento per un altro motivo: anni fa in quel terreno esisteva la previsione edilizia che avrebbe portato alla realizzazione di 24 appartamenti con un piano interrato. All’epoca (era il 2005) espressi la mia contrarietà a questo tipo di intervento così tanto impattante, troppo vicino alla chiesa, in un quartiere privo di verde. Oggi l’area è diventata pubblica per l’intervento di esproprio legato alla realizzazione della rotatoria: è sparita la previsione del cemento e rimane a verde. Un verde attrezzato per essere fruibile da tutti. La nostra “mission” è che a Maserà si devono costruire le case nelle aree residenziali, i capannoni in zona industriale e le aree verdi dove nel passato era state dimenticate».
Cristina Salvato
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