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Solidarietà telefonica

"Un caffè al telefono": Il progetto per combattere la solitudine degli anziani

L’Istituto Configliachi lancia una nuova iniziativa in collaborazione con il Comune di Padova per offrire un supporto emotivo e pratico agli anziani e alle persone isolate

Presentazione Configliacchi

Presentazione Configliacchi

In un contesto in cui l'isolamento sociale degli anziani è una delle problematiche più gravi e spesso trascurate, l'Istituto Configliachi ha lanciato il progetto “Un caffè al telefono”, una iniziativa pensata per contrastare la solitudine di chi vive in condizioni di isolamento. Presentato ufficialmente lunedì 20 gennaio, proprio nel giorno che secondo alcune ricerche psicologiche è considerato il più triste dell’anno, il progetto ha l’obiettivo di creare uno spazio di ascolto, di supporto pratico e di vicinanza emotiva per anziani e persone sole.

L'iniziativa è nata dalla collaborazione tra l’Istituto Configliachi e il Comune di Padova, con l’intento di fornire una risposta concreta ai dati allarmanti dell'isolamento sociale, che secondo un'indagine dell'Istituto Superiore di Sanità, ha coinvolto il 16% degli over 65 anni, i quali dichiarano di non avere alcun contatto con altre persone, nemmeno telefonico, per almeno una settimana.

“Un caffè al telefono” offre un numero dedicato, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 16:30, dove gli anziani possono chiamare per ricevere supporto e condividere pensieri, emozioni, o semplicemente avere un colloquio che aiuti a ridurre la solitudine. Il servizio non è solo un’opportunità per parlare, ma anche per ricevere informazioni pratiche, come dettagli su servizi sociali e assistenza burocratica.

La rete di supporto si avvale di un team qualificato di professionisti formati ad accogliere, ascoltare e orientare gli anziani nelle loro necessità. Accanto a questo, un esperto psicologo supervisiona il progetto per intercettare eventuali segnali di disagio psicologico o sociale e intervenire quando necessario.

Il progetto non si limita solo a combattere la solitudine, ma si propone anche di favorire una connessione più forte con la comunità, valorizzando il ruolo degli anziani nella società e promuovendo una rete di inclusione sociale.

Margherita Colonnello, assessora al sociale, ha sottolineato l'importanza di tale iniziativa: “Si inserisce in una cornice di iniziative che, grazie alla collaborazione tra enti, offrono un aiuto concreto agli anziani della nostra città”. Anche Fabio Amato, presidente dell’Istituto Configliachi, ha ribadito l'impegno dell'iniziativa: “Vogliamo costruire una rete di supporto che risponda ai bisogni emotivi e pratici, dando un segnale forte alla comunità: nessuno deve sentirsi solo.”

Attraverso questo progetto, l’Istituto Configliachi dimostra che anche un semplice gesto come una telefonata può fare la differenza, restituendo agli anziani il senso di appartenenza e aiutandoli a vivere con maggiore serenità.

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