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Sensibilizzazione ambientale
04.07.2025 - 14:32
Foto dell'annuncio dell'iniziativa
Torna anche quest’anno, dal 9 al 12 luglio, al rifugio Pietro Galassi di Forcella Piccola dell’Antelao la quarta edizione del laboratorio multidisciplinare “La risorsa acqua, dalle Dolomiti al mare”. Un appuntamento che mette al centro il tema ambientale in uno scenario emblematico e che vede il Comune di Venezia come capofila di un partenariato consolidato e in crescita, con il coinvolgimento di enti di ricerca, università, istituzioni e associazioni.
La presentazione ufficiale si è svolta questa mattina a Ca’ Loredan. «Siamo al quarto anno e l’interesse accademico e scientifico è sempre più importante – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente del Comune di Venezia, Massimiliano De Martin – Venezia fa da catalizzatore a un lavoro corale: queste giornate servono a far capire che le decisioni ambientali vanno prese in modo condiviso e consapevole».
Il laboratorio si svolgerà come sempre al rifugio Galassi sulle Dolomiti, luogo simbolico per riflettere sul sistema Terra e sulle sue connessioni. «Quello che accade in Artico influenza le Dolomiti e Venezia – ha spiegato Giuliana Panieri, direttrice del CNR, Scienze polari – I fenomeni vanno conosciuti perché tutti possiamo fare la nostra parte per proteggere l’ambiente. Eventi come questo sono fondamentali».
A rimarcare il filo diretto tra montagna e città anche Francesco Trovò, professore associato allo Iuav Venezia: «Il legame Mose-Marmolada o Dolomiti-Venezia non è solo evocativo, ma reale. Il laboratorio al Galassi è un’occasione di confronto autentico, immersi nella natura».
Un ruolo importante sarà riservato anche alle nuove generazioni: sono attesi giovani inviati dall’Unesco e studenti di Ca’ Foscari, che potranno fare esperienza sul campo. «L’università – ha ricordato Corinna Guerra, titolare della cattedra Unesco del corso Water heritage development – da dieci anni è in prima linea, e oggi più che mai serve un approccio multidisciplinare, capace di leggere i fenomeni complessi attraverso scienze naturali e scienze umane».
Partner della prima ora, il CAI Mestre con il presidente regionale Francesco Abbruscato e il presidente del Comitato scientifico Veneto, FVG e Trentino Alto Adige Marco Cabbai: «Registriamo ormai zero termico sopra i 5.000 metri, un dato allarmante. Questo laboratorio è un’occasione per condividere conoscenze e diffonderle».
De Martin ha poi ribadito la centralità del tema acqua per Venezia: «Dobbiamo affrontare sul serio il cambiamento climatico, che qui significa parlare di Mose, fiumi, laminazioni, rischi idrogeologici e meteorologia. La presenza di Arpav quest’anno ci aiuterà ad avere uno sguardo più completo».
Al progetto aderiscono, oltre al Comune di Venezia, Club Alpino Italiano, Città Metropolitana di Venezia, Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa, Fondazione Dolomiti UNESCO, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Europe Direct Venezia, Università IUAV di Venezia, Università Ca’ Foscari Venezia, ARPAV e Consorzio di Bonifica Acque Risorgive. Alla conferenza stampa erano presenti anche Angela Pomaro (CNR), Sara Pavan (Arpa Veneto), Alessandra Costa (Fondazione Venezia Capitale mondiale della sostenibilità), Genny Busetto (Mitilla) e Francesca Vianello (Comune di Venezia – Europe Direct).
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