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Nasce il Sindacato Balneari del Veneto: alla guida Lorenzo Braida di Bibione

Obiettivi: più peso politico, riforma del salvataggio in spiaggia e chiarezza sulle concessioni

Nasce il Sindacato Balneari del Veneto: alla guida Lorenzo Braida di Bibione

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È ufficiale: il Sindacato Italiano Balneari del Veneto ha preso forma, sotto l’egida di Fipe Confcommercio, e ha già il suo primo presidente. A guidare la nuova realtà sarà Lorenzo Braida, volto noto del settore, attualmente anche presidente del Sib interprovinciale di Venezia e Rovigo.

La nomina è stata formalizzata nella sede regionale di Confcommercio, alla presenza del segretario nazionale Federico Pieragnoli, confermando l’importanza strategica del comparto per il Veneto.

Braida, 61 anni, con una lunga esperienza nella gestione di campeggi e alla direzione degli stabilimenti di Bibione Mare Spa, avrà il compito di rafforzare la voce dei balneari ai tavoli di confronto istituzionale.

“Serve una rappresentanza più tecnica e preparata, in grado di affrontare sfide complesse – ha dichiarato Braida –. Tra le priorità: la definizione delle concessioni e la riforma del personale di salvataggio.”

Numeri che parlano chiaro

Il settore balneare veneto conta circa 630 concessioni, di cui 370 legate direttamente a stabilimenti, campeggi e villaggi. Con un giro d’affari estivo di oltre 7 milioni di euro e 65.000 lavoratori stagionali, rappresenta più del 4% del PIL regionale.

Tra i nodi da sciogliere, oltre alle concessioni, anche l’organizzazione del servizio di salvataggio: “La legge impone la presenza di bagnini anche durante la pausa pranzo – spiega Braida – e questo obbliga a nuove assunzioni. Ma trovare personale qualificato non è facile, specie nei mesi in cui gli studenti sono impegnati con gli esami”.

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