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Parla il presidente Nicola Bettin

Artigiani nel Miranese, aumentano le aziende ma calano gli addetti

Più imprese, meno addetti: nel Miranese l’artigianato cresce dello 0,78% ma l’occupazione cala (-1,08%); Spinea traina le nuove sedi, Santa Maria di Sala arretra, Mirano guida per addetti e Salzano è il più artigiano; riforme in arrivo su soci investitori e soglie occupazionali per favorire ricambio generazionale.

L’Associazione Artigiani del Miranese Elegge Nicola Bettin Nuovo Presidente

Nicola Bettin

Negli ultimi anni, il panorama delle imprese artigiane nel Miranese ha subito cambiamenti significativi. Un trend che ha visto aumentare il numero delle aziende artigiane mentre, paradossalmente, si è ridotto il numero degli addetti. Questo fenomeno emerge dall'analisi dei dati forniti dalla Camera di Commercio per il 2024 e rielaborati dall'Associazione Artigiani del Miranese, che si è confrontata con il periodo 2020-2024 per scoprire nuove dinamiche e prefigurare scenari futuri.

Nel dettaglio, le sedi artigiane nel Miranese sono aumentate da 3.073 a 3.097, segnalando un incremento di 24 unità. Tuttavia, il numero degli addetti è calato da 8.335 a 8.245, evidenziando una riduzione di 90 unità. L'analisi per singolo comune mostra come Martellago e Scorzè abbiano visto una diminuzione delle aziende artigiane, mentre Noale, Salzano e Santa Maria di Sala rimangono stabili. Di contro, Spinea registra l’aumento più netto delle sedi (+47).

Nel contesto generale, il Miranese presenta un incremento delle sedi artigiane dello 0,78%, superiore rispetto al dato della Città Metropolitana, fermo allo 0,42%. Tuttavia, il peso dell’artigianato del Miranese resta stabile, dal 16,65% del 2020 al 16,71% del 2024.

Diverso è il discorso legato alla forza lavoro: seppur le sedi artigiane crescano, la perdita di addetti nel Miranese (-1,08%) si contrappone al leggero aumento sul territorio provinciale (+0,76%). In particolare, Santa Maria di Sala subisce una decisa contrazione di addetti (-4,55%), insieme a Salzano e Martellago. Nonostante la crescita delle sedi, Spinea vede una variazione minima degli addetti (+3), mentre Noale beneficia di un aumento di 38 lavoratori.

Il comune di Mirano conserva il primato per numero di addetti, seguito da Spinea e Scorzè, con il Miranese che rappresenta il 16,71% del totale nell’area metropolitana. Tuttavia, guardando alla percentuale di artigianato rispetto al totale delle attività economiche, il quadro cambia: Salzano è il comune più artigiano (41,96%), mentre Mirano il meno.

“La nostra analisi fotografa un quinquennio complesso. Nonostante il settore dimostri tenuta, il calo degli addetti è preoccupante”, commenta Nicola Bettin, presidente dell’Associazione. Andrea Dal Corso, segretario, sottolinea le necessità di riforme per modernizzare le leggi sull'artigianato e favorire il ricambio generazionale e l’introduzione di nuovi modelli imprenditoriali. La nuova legge in discussione in Parlamento, infatti, prevede di accogliere soci investitori e innalzare la soglia di addetti per essere considerati artigiani, per rispondere ai cambiamenti economici e sociali.

L’artigianato è un pilastro dell’economia italiana. Occorre rinnovarlo per renderlo attrattivo anche per le nuove generazioni”, conclude Bettin, confermando l’importanza di interventi normativi per garantire crescita e occupazione nel settore.

Riccardo Musacco

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