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Eccellenza sanitaria
02.09.2025 - 14:40
Il dottor Candiotto con la sua équipe all'ospedale di Conegliano
Un passo avanti per la sanità del Veneto: l’ospedale di Conegliano ha effettuato il suo primo intervento di chirurgia ginecologica con l’ausilio del robot Da Vinci. Nei giorni scorsi, l’équipe guidata dal dottor Alberto Candiotto ha rimosso una neoformazione ovarica di sette centimetri su una paziente in menopausa, con esito positivo e dimissione già il giorno successivo.
Il robot, operativo dal 18 marzo scorso nella sala operatoria 5 del Polo chirurgico del Santa Maria dei Battuti, era già impiegato in chirurgia generale e urologia. “L’uso del robot in ginecologia, sia oncologica sia non, permette di operare con maggiore precisione e sicurezza – spiega Candiotto – migliorando l’ergonomia per il chirurgo e riducendo i rischi per la paziente. Contiamo di eseguire almeno una decina di interventi entro fine anno.”
Tra i principali vantaggi della chirurgia robotica vi sono movimenti più controllati che limitano i danni ai tessuti sani, visione tridimensionale ad alta definizione per preservare l’ovaio, minore perdita di sangue e recupero post-operatorio più rapido grazie a incisioni più piccole. Le pazienti possono così tornare alle loro attività quotidiane con meno dolore e cicatrici quasi invisibili.
Rispetto alla laparoscopia tradizionale o alla chirurgia a cielo aperto, il robot permette di ridurre le complicanze come infezioni o aderenze, assicurando un intervento più sicuro, veloce ed efficiente. Il Santa Maria dei Battuti si conferma così un punto di riferimento per l’innovazione chirurgica in Veneto, portando la precisione della robotica anche nel campo della ginecologia.
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