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Regata Storica 2025
08.09.2025 - 08:55
Foto di repertorio
Un tuffo nella storia, una sfida di sport e passione, un palcoscenico unico al mondo: la Regata Storica 2025 si è confermata ancora una volta come l’anima pulsante della città lagunare. Migliaia di spettatori assiepati lungo le rive del Canal Grande hanno celebrato una delle tradizioni più antiche e amate di Venezia, dove passato e presente si intrecciano tra remi, applausi e costumi d’epoca.
A conquistare la bandiera rossa, massimo riconoscimento nella gara più prestigiosa dei Gondolini a due remi, è stato l’affiatato equipaggio composto da Andrea Ortica e Jacopo Colombi, applauditi come eroi dalle folle. Ma non sono stati gli unici protagonisti: tra giovani, donne, bambini e veterani, la giornata ha visto sfidarsi oltre 400 vogatori in cinque categorie ufficiali, più le competizioni riservate ai più piccoli.
Come da tradizione, ad aprire l’evento è stato l’imponente corteo storico, con oltre 130 imbarcazioni – tra bissone, caorline e gondole parata – che hanno rievocato l’arrivo a Venezia di Caterina Cornaro, ex regina di Cipro. In un tripudio di colori, bandiere e costumi rinascimentali, l’acqua è tornata a raccontare il glorioso passato della Serenissima, facendo da cornice a un messaggio di fratellanza e memoria condivisa.
Grande curiosità ha suscitato la partecipazione del Reggimento Lagunari “Serenissima”, in divisa storica, e il ritorno delle “Lucie”, imbarcazioni tradizionali del lago di Como. Emozione e applausi anche per il team ucraino di Odessa, che ha sfilato con la propria bandiera come gesto di pace e fratellanza tra popoli, accolto dal sindaco della città Gennadji Turkhanov.
Segnali incoraggianti anche dal fronte giovanile: oltre ottanta bambini hanno preso parte alle gare “Maciarele” e “Schie”, a testimonianza della vitalità della voga tra le nuove generazioni. “Un orgoglio personale – ha commentato Giovanni Giusto, delegato alla Tutela delle tradizioni – vedere crescere i più piccoli con la voglia di remare. È la prova che questa eredità culturale non solo resiste, ma si rinnova”.
Nella sfida remiera tra università – disputata su galeoni storici lungo un percorso di 750 metri – ha primeggiato l’equipaggio dell’Università di Pisa, battendo gli atenei veneziani, CUS Roma e Università di Vienna.
Sul palco galleggiante allestito davanti a Ca’ Foscari – la “Machina” – si sono radunate le autorità cittadine, regionali e militari, insieme a rappresentanti del mondo economico e istituzionale, per la cerimonia di premiazione.
“Venezia vive e respira nell’acqua – ha dichiarato il sindaco Luigi Brugnaro – e la Regata Storica è il momento in cui tutto questo diventa visibile. È una festa di popolo, cultura, sport e identità. Ringrazio tutti coloro che rendono possibile questa magia ogni anno”.
Brugnaro ha anche rivolto un pensiero al concittadino Alberto Trentin, attualmente trattenuto all’estero, ribadendo l’impegno diplomatico della città per la sua liberazione. “Venezia è un ponte tra i popoli – ha aggiunto – e l’acqua è il linguaggio universale con cui dialoghiamo con il mondo”.
Dietro le quinte, la macchina organizzativa ha lavorato senza sosta per garantire sicurezza e spettacolo. “Il successo dell’evento – ha sottolineato Fabrizio D’Oria, direttore operativo di Vela Spa – è il risultato di una sinergia tra enti, associazioni e volontari”. Soddisfazione anche per Piero Rosa Salva, amministratore unico di Vela Spa: “Grazie al sostegno dei partner locali, quest’anno il montepremi è aumentato, premiando la dedizione dei vogatori”.
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