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20.09.2025 - 08:45
Foto di repertorio
L’estate sta per cedere il passo, e il Veneto si prepara ad accogliere una delle stagioni più affascinanti dell’anno. L’autunno, con i suoi ritmi più lenti e i suoi colori caldi, arriverà ufficialmente lunedì 23 settembre, segnando l’equinozio che bilancia luce e buio, giorno e notte.
Ma già da questo weekend, l’aria inizia a cambiare: il cielo si fa più terso, le prime foglie iniziano a tingersi di rosso e oro, e nei mercati si moltiplicano zucche, castagne e funghi. È un autunno che, come sempre in Veneto, profuma di terra, di colline, di tradizione.
Dai vigneti del Valdobbiadene alle montagne del Cadore, passando per i borghi della Lessinia, settembre e ottobre sono mesi ideali per camminare, scoprire, assaporare. Le vendemmie sono in pieno svolgimento, mentre le cantine si preparano ad accogliere appassionati ed enoturisti curiosi di scoprire le nuove annate.
Nelle città d’arte, intanto, il turismo rallenta, e Verona, Padova, Vicenza e Venezia riacquistano il loro passo naturale: meno folla, più luce, più spazio per chi desidera vivere i luoghi con lentezza. È il momento perfetto per una visita ai giardini, ai parchi, ai colli Euganei o Berici, dove la natura inizia la sua trasformazione silenziosa.
Anche i calendari degli eventi locali si tingono d’autunno: dalle sagre della castagna sull’Altopiano di Asiago, alle fiere del tartufo nei Colli Euganei, passando per i mercatini di prodotti tipici e le passeggiate nei boschi organizzate da guide naturalistiche.
Le temperature miti invitano all’aria aperta, ma anche al raccoglimento. I tramonti si fanno più intensi, le giornate più corte, ma non per questo meno ricche di possibilità. È il tempo dei primi plaid sul divano, dei libri letti alla luce fioca, delle serate che profumano di vino novello e camino acceso.
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