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Sicurezza idraulica

Quasi un milione di euro per proteggere Santo Stefano di Cadore

Concluso l’intervento principale sul torrente Padola, mentre partono due nuovi cantieri su rio Salon e a Campolongo per arginare i rischi di allagamento

Il torrente Padola

Il torrente Padola

Proseguono a pieno ritmo i lavori per rafforzare la sicurezza idraulica del territorio di Santo Stefano di Cadore, con tre cantieri attivi per mettere al riparo la comunità dai rischi di piena.

Il primo intervento, ormai vicino al completamento, riguarda l’adeguamento in quota delle difese arginali lungo la sponda destra del torrente Padola. Qui, oltre al consolidamento del muro esistente, gli addetti del Genio Civile hanno riportato il franco idraulico a livelli sufficienti per gestire le piene previste. “È un’opera fondamentale – spiega l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin – che insieme agli interventi già realizzati sulla sponda sinistra dalla Comunità Montana permetterà di ridurre significativamente il rischio idraulico e di procedere alla costruzione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco.”

Contemporaneamente, nei giorni scorsi sono partiti due nuovi cantieri seguiti dai Servizi Forestali Regionali. Il primo interessa il rio Salon, dove verrà ripristinata una briglia esistente e realizzata una vasca di deposito per controllare il flusso delle acque. Il secondo è a Campolongo, in un avvallamento naturale, con la creazione di una vasca di sedimentazione per regolare il passaggio di due rii minori e prevenire allagamenti verso le aree abitate.

“Questi interventi continuano il lavoro già fatto negli anni scorsi – aggiunge Bottacin – utilizzando soluzioni di ingegneria naturalistica come difese longitudinali e trasversali, per garantire stabilità e sicurezza.” Per il torrente Padola sono stati stanziati 490 mila euro, mentre i cantieri sul rio Salon e a Campolongo ricevono 400 mila euro, per un totale di quasi 900 mila euro, che si aggiungono ai 13 milioni già investiti nel Comune di Santo Stefano di Cadore.

Il cantiere sul Padola si chiuderà entro fine settembre, mentre quello sul rio Salon sarà pronto per l’inverno e a Campolongo entro la primavera. Un impegno concreto della Regione per tutelare il territorio bellunese dalle conseguenze delle piogge più intense.

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