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Verso le regionali
18.09.2025 - 18:30
Andrea Zanoni, PD
Manca poco meno di due mesi alla fine del mandato del presidente Luca Zaia, con le elezioni regionali fissate per il 23 novembre. Per Andrea Zanoni, consigliere regionale di Alleanza Verdi Sinistra, si tratta di “una data storica per il Veneto” e della chiusura di un periodo che, a suo avviso, ha avuto un forte impatto negativo sull’ambiente.
Zanoni definisce Zaia come “l’‘Attila della natura’, l’uomo che ha promulgato leggi tra le più nefaste dal punto di vista degli effetti sull'ambiente” e critica le politiche adottate durante le sue Giunte. Il consigliere cita in particolare la legge sulle case panoramiche in alta montagna, il Piano Casa che ha incentivato il consumo di suolo, le leggi sulla caccia, le cacce in deroga, l’uso dei fuoristrada dei cacciatori, la legge sanatoria sui richiami vivi, i Calendari Venatori, il Piano faunistico, l’uso spropositato di pesticidi, le norme sulle cave e grandi opere come la Pedemontana, la Treviso Mare e le casse di Ciano sul Piave.
Secondo Zanoni, anche la legge sulla riduzione del consumo di suolo ha avuto effetti contrari rispetto alle intenzioni, con un aumento della cementificazione in Veneto. Critica inoltre il Disegno di legge di autorizzazione all'esercizio provvisorio, che a suo avviso “nasconde, dietro la maschera di un atto di cortesia e di responsabilità verso la futura Giunta regionale, tutti i limiti di una gestione monarchica e centralizzata delle decisioni politiche”.
Il consigliere conclude sottolineando che “chi ama il Veneto non ne sentirà la mancanza, ma proverà un senso di sollievo” in quella che Zanoni vede come un’opportunità per “voltare pagina e costruire un futuro diverso, dove la tutela dell'ambiente e la salute dei cittadini siano finalmente al centro dell'azione politica”.
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