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Il caso
03.10.2025 - 15:24
Foto di repertorio
Nove mesi dopo il blackout che ha messo in ginocchio diverse abitazioni di Mestre tra via Gozzi, via Aleardi e via Fogazzaro, gli inquilini coinvolti attendono ancora i rimborsi promessi. Il disguido era stato provocato l’11 gennaio scorso da una gru che, durante dei lavori in un cantiere, aveva tranciato per errore un cavo dell’Enel causando un’interruzione di corrente con danni significativi ad elettrodomestici e impianti.
La ditta responsabile dell’incidente si era inizialmente assunta l’onere del guasto, assicurando che la propria compagnia avrebbe coperto le spese sostenute dai residenti. Tuttavia, a oggi, nessuno degli aventi diritto ha ricevuto un solo euro. Non solo: secondo quanto riferisce l’Adico (Associazione Difesa Consumatori), da settimane l’assicurazione non risponde più nemmeno alle comunicazioni inviate.
“Siamo sconcertati – afferma Carlo Garofolini, presidente dell’associazione – i cittadini hanno inviato tutta la documentazione richiesta, comprese fatture e preventivi dettagliati. Eppure, nonostante l’incidente sia chiaro e la responsabilità riconosciuta, i rimborsi tardano e i residenti si sentono presi in giro".
Il blackout aveva causato lo stop improvviso di caldaie, frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, televisori e altri dispositivi essenziali, in alcuni casi compromettendone definitivamente il funzionamento. I danni sono stati prontamente documentati e segnalati, ma ogni tentativo di ottenere un risarcimento si è finora infranto contro un muro di silenzi e rinvii.
“Comprendiamo che le pratiche assicurative richiedano tempi tecnici,” aggiunge Garofolini, “ma qui si tratta di un danno diretto, con responsabilità accertata e documenti alla mano. L’atteggiamento dell’assicurazione appare come un disinteresse sistematico".
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