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Patente a 17 anni: l’Europa cambia le regole del volante

Approvata la riforma sulle patenti di guida: via libera alla guida anticipata e a nuove norme per neopatentati

Patente a 17 anni: l’Europa cambia le regole del volante

Foto di repertorio

Con l’approvazione definitiva da parte del Parlamento europeo, entra in vigore una riforma destinata a ridefinire l’intero quadro normativo legato alle patenti di guida nei Paesi membri dell’Unione Europea. La nuova direttiva, che sarà recepita entro tre anni dai singoli Stati e pienamente attuata entro il quarto, introduce misure che puntano a rafforzare la sicurezza stradale e rispondere a criticità strutturali come la carenza di conducenti professionisti.

Tra le principali novità, spicca la possibilità di conseguire la patente B a partire dai 17 anni, con l’obbligo di guida affiancata da un conducente esperto fino alla maggiore età. La misura, adottata con l’obiettivo di responsabilizzare i giovani alla guida attraverso l’affiancamento pratico, rientra in una strategia più ampia che guarda alla formazione e alla prevenzione degli incidenti.

La riforma interviene anche sul fronte della mobilità professionale. I giovani di 18 anni potranno accedere alla patente C per i mezzi pesanti, mentre i 21enni avranno la possibilità di ottenere la patente D per gli autobus, condizione vincolata però al possesso del certificato di abilitazione professionale (CAP). In assenza di quest’ultimo, l’età minima resta fissata rispettivamente a 21 e 24 anni.

Il periodo di prova per i neopatentati viene esteso ad almeno due anni. Durante questo arco temporale saranno applicate sanzioni aggravate per chi guida in stato di ebbrezza o non rispetta le norme di sicurezza, come l’uso della cintura. L’intento è quello di favorire l’adozione di comportamenti prudenti fin dai primi anni di guida.

Anche la durata delle patenti viene uniformata: il documento avrà validità di 15 anni, che potrà essere ridotta a 10 nel caso in cui venga utilizzato anche come documento d’identità. Per i mezzi pesanti la validità resta fissata a 5 anni, ma gli Stati membri potranno introdurre verifiche più frequenti per i conducenti over 65, anche attraverso corsi di aggiornamento periodici.

Infine, per ottenere o rinnovare la patente sarà obbligatorio sottoporsi a una visita medica comprensiva di test visivi e cardiovascolari. Tuttavia, i singoli Stati potranno adottare sistemi alternativi come l’autovalutazione, a patto che non compromettano il rigore del controllo.

Con questa riforma, l’Unione Europea intende modernizzare il sistema delle patenti, rendendolo più aderente alle esigenze attuali del mercato del lavoro e più coerente con gli obiettivi di sicurezza e sostenibilità stradale

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