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Attualità
26.10.2025 - 11:00
												Foto di repertorio
Nel 2025, le pensioni minime registreranno un aumento molto limitato, pari a soli 3,74 euro mensili, ben al di sotto dei 20 euro inizialmente annunciati dal Ministro dell’Economia. Questo modesto incremento è il risultato della combinazione tra un’inflazione stimata all’1,5% e una mini-aumento dell’1,3% già introdotto con la precedente legge di bilancio.
Di conseguenza, l’assegno minimo passerà da 616,67 a 620,41 euro al mese. Le pensioni sociali maggiorate, destinate agli over 70 con redditi bassi, beneficeranno invece di un aumento reale di circa 12 euro. Complessivamente, le misure interesseranno 2,3 milioni di pensionati al minimo e 1,2 milioni di beneficiari di assegni sociali, con un aumento del limite di reddito per accedere ai benefici pari a 260 euro annui.
Dal 2027 entreranno in vigore nuove regole sull’età pensionabile, legate all’aspettativa di vita calcolata dall’Istat. L’età per andare in pensione salirà di tre mesi nel biennio 2027-2028, andando contro le precedenti promesse di blocco. Dal 1° gennaio 2027, sarà possibile accedere alla pensione a 67 anni e un mese, o con 42 anni e 11 mesi di contributi (con un anno in meno per le donne). Nel 2028, l’età salirà a 67 anni e quattro mesi, con una prospettiva di ulteriori aumenti negli anni successivi.
Saranno esclusi dall’aumento quasi esclusivamente i lavoratori impegnati in attività gravose o usuranti, come operai edili, infermieri e addetti ai servizi notturni, circa 7-8 mila persone. Tuttavia, alcune categorie come i disoccupati di lungo corso, caregiver e invalidi, oggi tutelati dall’Ape sociale, rischiano di non beneficiare più di queste forme di tutela.
La manovra di bilancio in vigore elimina definitivamente gli strumenti di uscita anticipata “Quota 103” e “Opzione Donna”. L’Ape sociale sarà confermata ma con criteri più restrittivi, mentre Opzione Donna, attiva dal 2008 e prorogata più volte, non sarà più disponibile. Al momento non sono previsti interventi correttivi da parte del governo, anche se la questione rimane aperta in Parlamento.
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