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24.10.2025 - 14:30
												Foto di repertorio
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto ha accolto il ricorso promosso da ETRA, multiutility che gestisce il servizio ambientale integrato nel Bacino Brenta, contro il Comune di Selvazzano Dentro. Con la sentenza n. 1797/2025, il TAR ha dichiarato illegittima la delibera consiliare n. 45 del 5 agosto 2021, che aveva approvato un Piano Economico Finanziario e una tariffa rifiuti incapace di coprire i costi del servizio, lasciando uno scoperto di 687.741 euro.
Il Tribunale ha richiamato uno dei principi fondamentali della gestione dei rifiuti sanciti dal legislatore europeo e nazionale: le tariffe devono garantire l’equilibrio economico-finanziario del servizio, coprendo sia i costi operativi sia quelli legati agli investimenti. Nel pronunciamento, i giudici hanno citato l’articolo 117, comma 1, del Testo Unico degli Enti Locali, che impone agli enti locali di assicurare la completa copertura dei costi attraverso le tariffe applicate alle utenze.
Il TAR ha condannato il comportamento dell’Amministrazione comunale definendolo una “palese violazione” della norma, criticando la decisione di scaricare sul gestore lo squilibrio economico invece di garantire la sostenibilità del servizio. La delibera del 2021 giustificava infatti la scelta proprio con la presunta solidità finanziaria di ETRA, argomento ritenuto dai giudici insufficiente.
“I cittadini hanno diritto a un servizio rifiuti efficiente ed efficace – dichiarano i vertici di ETRA – e ciò è possibile solo attraverso la piena garanzia dell’equilibrio economico-finanziario della gestione. La nostra politica si basa sul principio di equità: ogni utente deve pagare la stessa tariffa per lo stesso servizio, senza che lo squilibrio ricada sul gestore o su singoli cittadini".
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