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L'intervista

Emanuele Pestrichella, 21 anni e un sogno: "Vorrei fare il ricercatore"

Con due volumi alle spalle e un terzo in arrivo, il giovane storico riscopre le radici di Vedelago e Castelfranco

Emanuele Pestrichella, 21 anni e un sogno: "Vorrei fare il ricercatore"

Emanuele Pestrichella

A Castelfranco e Vedelago la storia locale ha un nuovo appassionato protagonista: Emanuele Pestrichella che, con una curiosità e una dedizione fuori dal comune, porta avanti un intenso lavoro di ricerca e riscoperta delle radici del suo paese. Classe 2003, ha due volumi pubblicati alle spalle e sta già lavorando al terzo libro.

A guidarlo è uno spirito di ricerca instancabile, alimentato da letture, fonti storiche e testimonianze dirette, con l’obiettivo di valorizzare la storia e la cultura del territorio. Una passione che ha influenzato anche il suo percorso di studi all’Università di Padova, dov’è iscritto alla facoltà di Storia.

Prima di dedicarsi completamente alla storia, Emanuele frequentava l’Istituto agrario Sartor, con l’obiettivo di diventare agricoltore come il nonno.
«Dopo due anni, però, ho capito che la mia strada era un’altra — racconta —. La passione per la storia è cresciuta sempre di più fino a diventare una vera vocazione».

Un cambio di rotta che affonda le radici anche nelle sue esperienze di vita.
«Per due anni ho vissuto ad Arzignano, nel Vicentino — spiega —, dove ho scoperto una realtà più cittadina rispetto a quella a cui ero abituato. È proprio lì che ho conosciuto il gruppo di ricerca di Arzignano storica, che mi ha ispirato a intraprendere questo percorso».

Da quell’esperienza è nata l’idea di portare un progetto simile anche nel proprio territorio. Così, nel 2023, Emanuele ha aperto la pagina Facebook «Vedelago storica», che oggi può contare su circa mille appassionati.
Attraverso post, fotografie, racconti e testimonianze, fa rivivere la memoria collettiva del paese.
«Mi emoziono sempre — confessa — quando le persone mi fermano per strada e mi dicono: “Tu sei quello di Vedelago storica”. È una soddisfazione enorme».

L’attività di Emanuele, però, si spinge oltre i confini comunali. Il giovane storico collabora anche con la pagina «Castelfranco Veneto – Immagini, famiglie e personaggi storici», molto seguita nella castellana e apprezzata per i contenuti dedicati alla memoria e alle tradizioni locali. 

Il suo primo libro, Sopra la storia di Vedelago e Fossalunga, è uscito lo scorso anno.
«Il titolo Sopra deriva dal latino come complemento di argomento — precisa — ed è il frutto di un anno intenso di ricerche, consultando materiale bibliografico della Biblioteca comunale e spulciando testi di vario genere».

Il volume, presentato ufficialmente nella biblioteca comunale di Vedelago, offre una vasta panoramica sulla storia del territorio, con particolare attenzione alle ville e agli edifici storici.

A marzo di quest’anno è arrivato anche il suo secondo volume, Uno sguardo storico al passato: storia locale e non solo, che raccoglie aneddoti e racconti, riportando alla luce edifici e attività commerciali storiche del territorio.
«Nel libro ho inserito anche alcuni miei articoli pubblicati per l’associazione culturale Polis Futura di Belluno, di cui faccio parte insieme ad altri studenti universitari» racconta Emanuele.

La passione per la ricerca non si limita ai libri, ma si nutre anche di testimonianze e racconti dal vivo.
«Ho realizzato diverse interviste, prima tra tutte quella alla mia bisnonna. Penso che i racconti delle persone anziane siano una fonte preziosissima di informazioni e una risorsa inesauribile di memorie. Il lavoro dello storico deve integrare lo scritto con le testimonianze dirette».

Curioso e intraprendente, Emanuele si è avvicinato anche al mondo della ricerca d’archivio, consultando documenti del Consorzio di Bonifica Piave a Montebelluna, dove gli sono stati donati libri rari e preziosi

Accanto alla ricerca, Emanuele è impegnato anche nella valorizzazione culturale del territorio.
«Sono vicepresidente di una commissione comunale che si occupa di turismo e promozione del territorio a Vedelago — spiega —. È per me un modo di contribuire attivamente alla comunità con il volontariato civico».

Ora l’attenzione è tutta sul suo prossimo progetto: Ti racconto Vedelago: storia e memoria del nostro paese, un titolo che riprende una conferenza tenuta di recente sulla storia locale e quella del Veneto.
«Questa volta voglio affidarmi a una tipografia per la pubblicazione — dice — perché credo che il progetto meriti un passo in avanti in termini di qualità e diffusione».

E il sogno nel cassetto? Non ha dubbi:
«Vorrei fare il ricercatore, continuando a coltivare la mia passione».

Giulia Turato

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