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Crisi industriale

Acciaierie Valbruna, convocato il tavolo al Ministero: a rischio centinaia di posti tra Vicenza e Bolzano

Il Partito Democratico chiede il ritiro del bando provinciale per salvaguardare la produzione e tutelare l’occupazione in uno dei poli siderurgici più importanti del Nordest

Acciaierie Valbruna

Acciaierie Valbruna

Si muovono i primi passi per il futuro delle Acciaierie Valbruna, tra i principali stabilimenti siderurgici del Nordest con sedi a Vicenza e Bolzano. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha convocato per il 4 novembre un tavolo di confronto con Regione Veneto, Provincia Autonoma di Bolzano e rappresentanti sindacali, con l’obiettivo di discutere la situazione dello stabilimento e i rischi per l’occupazione.

Il Partito Democratico accoglie la convocazione come «un primo e fondamentale passo» verso il riconoscimento del ruolo strategico della produzione di acciaio di Valbruna, settore considerato decisivo per l’economia italiana e veneta. Nelle scorse settimane il Pd aveva già incontrato le parti sociali a Bolzano per chiedere un impegno concreto delle istituzioni.

Al centro del confronto c’è il bando provinciale altoatesino per la concessione del diritto di superficie sull’area in cui sorge la produzione metallurgica. Il Pd ritiene che il ritiro del bando sia la condizione necessaria per trovare una soluzione condivisa e garantire la continuità produttiva.

«Parliamo di centinaia di posti di lavoro in bilico tra Vicenza e Bolzano – spiegano in una nota congiunta Andrea Orlando, Andrea Martella, Chiara Luisetto, Carlo Bettio e Sandro Repetto –. In un momento segnato da grande incertezza economica, tra guerre e tensioni commerciali internazionali, la priorità deve essere difendere le produzioni strategiche e assicurare sviluppo sostenibile e tutela dell’occupazione».

Il Pd, concludono i rappresentanti, vigilerà in tutte le sedi istituzionali affinché il tavolo ministeriale porti a una soluzione positiva per le Acciaierie Valbruna e per i lavoratori veneti e altoatesini coinvolti.

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