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Attualità
01.11.2025 - 12:06
Foto di repertorio
Il Veneto si può considerare a pieno titolo una delle regioni più ricche d’Italia in termini di patrimonio mondiale riconosciuto: ben nove siti sono inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Ecco una panoramica, con alcune delle ragioni del loro valore e il perché meritano una visita.
Riconosciuta nel 1987, Venezia e la sua laguna rappresentano un capolavoro unico: città costruita su isole, canali, ponti, collegata alla terraferma tramite una complessa struttura urbana e ambientale. L’incontro fra acqua, architettura e storia fa di questo sito una meta imperdibile, ma anche un luogo che richiede attenzione e tutela.
Inserita nel 2000 nella Lista UNESCO, Verona spicca per la qualità e lo stato di conservazione del suo patrimonio romano, medievale e rinascimentale. L’Arena, le piazze, i palazzi storici rendono Verona una città dove il passato è ancora molto vivo.
Dal 1994, questa estesa candidatura raccoglie la città di Vicenza e le numerose ville progettate da Andrea Palladio nel territorio veneto. L’opera di Palladio ha avuto un’influenza enorme sull’architettura occidentale: quel “rinascimento” in pietra e proporzioni che qui si può ancora ammirare.
Iscritte nel 2009 come bene naturale di eccezionale valore, le Dolomiti sono uno dei paesaggi montani più iconici e fragili d’Europa. Le pareti rocciose, le vette aguzze e i rifugi che si stagliano nel cielo: natura, geologia e cultura alpina che si intrecciano.
Il riconoscimento internazionale è arrivato nel 2019 per questi 51 km di panorami vitati, terrazzamenti e borghi: testimoniano un paesaggio agricolo modellato dall’uomo nel tempo. Non è solo vino: è paesaggio, memoria, identità.
Padova ospita due beni UNESCO: i cicli affrescati del XIV secolo e l’Orto Botanico dell’Università, il più antico orto universitario al mondo. Un mix di arte e scienza, dentro una città che merita di essere riscoperta.
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