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La procura blindata

Procura di Treviso, scatta la “blindatura”: accessi limitati a personale autorizzato e giornalisti solo su permesso

Dal 17 novembre cambiano le regole di ingresso al terzo piano del Tribunale: porte controllate da badge e codici PIN

Procura di Treviso, scatta la “blindatura”: accessi limitati a personale autorizzato e giornalisti solo su permesso

Foto di repertorio

La Procura si chiude ai non addetti ai lavori. A partire dal 17 novembre, l’accesso ai corridoi del terzo piano del Palazzo di Giustizia di Treviso sarà rigidamente controllato. Lo stabilisce una nota di servizio firmata dal procuratore facente funzioni Giovanni Valmassoi, che introduce una stretta sugli ingressi di pubblico e giornalisti.

Da quella data, l’ingresso sarà consentito esclusivamente al personale munito di badge rosso, abilitato all’apertura delle porte tramite apposito lettore, e al personale delle forze di polizia giudiziaria, che potrà accedere mediante un codice PIN di quattro cifre, aggiornato periodicamente e soggetto al divieto di condivisione.

Potranno inoltre entrare i dipendenti di pubblici uffici incaricati di depositare notizie di reato, nonché periti e consulenti convocati dai magistrati o chiamati a consegnare elaborati peritali. Gli avvocati saranno ricevuti solo negli orari stabiliti o su appuntamento.

Per tutti gli altri – compresi i cronisti della giudiziaria – l’accesso sarà possibile soltanto previa autorizzazione di un magistrato o del personale amministrativo interessato.

La misura nasce dall’esigenza di rafforzare la sicurezza e la riservatezza all’interno della Procura, garantendo un migliore controllo dei flussi di persone in una fase di riorganizzazione degli spazi e delle procedure interne.

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