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Crisi delle cronicità e invecchiamento della popolazione

Veneto, metà degli over 65 convive con malattie croniche: la prevenzione diventa la priorità

Dal convegno dei sindacati dei pensionati l’appello alla Regione: aprire finalmente un tavolo di confronto per affrontare fragilità e invecchiamento in salute

Veneto, metà degli over 65 convive con malattie croniche: la prevenzione diventa la priorità

Foto di repertorio

In Veneto oltre mezzo milione di cittadini over 65 convive con malattie croniche come diabete, ipertensione, patologie cardiovascolari, respiratorie e disturbi mentali. Un fenomeno destinato a crescere nei prossimi decenni, visto che secondo l’Istat nel 2050 gli ultra65enni nella regione saranno circa 1 milione e 630mila, il 40% in più rispetto a oggi.

La sfida più urgente per la società e per il sistema sanitario regionale non è solo allungare la vita, ma garantire che sia una vita in buona salute. Questo il messaggio emerso dal convegno “Vivere a lungo, vivere bene”, organizzato dai sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil del Veneto, in collaborazione con l’associazione Happy Ageing, tenutosi a Mestre il 29 ottobre.

Il dibattito scientifico, con gli interventi della prof.ssa Stefania Maggi (CNR, presidente Eica) e del prof. Michele Conversano (medicina preventiva, presidente Comitato Scientifico Happy Ageing), ha sottolineato come la prevenzione sia la chiave per ridurre fragilità e costi sanitari. Maggi ha ricordato l’importanza di combattere l’ageismo e di promuovere un ambiente favorevole all’autonomia degli anziani, mentre Conversano ha quantificato i benefici economici: ogni euro speso in prevenzione produce un ritorno di 14 euro, riducendo ricoveri, interventi chirurgici e spese private delle famiglie.

Nonostante ciò, la spesa per la prevenzione resta marginale: su 130 miliardi stanziati nel 2023 per la sanità pubblica, solo il 4% è stato destinato a programmi preventivi, mentre la gran parte dei fondi finisce in cure e farmaci. Il convegno ha inoltre evidenziato il ruolo fondamentale delle vaccinazioni per gli anziani e la necessità di campagne informative efficaci per contrastare la disinformazione.

Dal mondo sindacale è arrivato un chiaro messaggio alla futura Giunta regionale: aprire un tavolo di confronto permanente sui temi della popolazione anziana. «Vogliamo un dialogo serio e costruttivo, capace di integrare politiche di prevenzione, assistenza e invecchiamento attivo, coinvolgendo Comuni, Ulss e istituzioni», affermano le segretarie generali Nicoletta Biancardi (Spi Cgil), Tina Cupani (Fnp Cisl) e Debora Rocco (Uilp Uil).

Secondo i sindacati, combattere la solitudine e l’isolamento degli anziani, promuovere l’attività sociale e garantire un sistema di supporto integrato per chi è fragile sono obiettivi che possono diventare realtà solo con una strategia condivisa e una maggiore attenzione alla prevenzione. «Investire oggi significa risparmiare domani e migliorare la qualità della vita dei cittadini più anziani», concludono le rappresentanti dei pensionati.

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