Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Ambiente e salute

Maria Elena Martinez (AVS): “In Veneto una sanità di qualità, ma con personale allo stremo. Serve un cambio di rotta”

La candidata di Alleanza Verdi e Sinistra nella circoscrizione di Padova: “L’inquinamento e la salute sono legati. Il sistema sanitario va ripensato mettendo al centro i cittadini e non i conti”

Maria Elena Martinez (AVS)

Maria Elena Martinez (AVS)

Medico anestesista all’ospedale di Padova, madre di tre figli e da anni impegnata nelle battaglie ambientali, Maria Elena Martinez corre alle prossime elezioni regionali del Veneto con Alleanza Verdi e Sinistra, in quota Europa Verde. Intervenuta a Buongiorno Veneto, la dottoressa Martinez ha tracciato un quadro critico ma costruttivo della sanità veneta e del suo legame con le politiche ambientali e sociali.

Dalla professione alla politica: “Difendere la salute vuol dire difendere l’ambiente”

«Tutto è iniziato – racconta – quando, come madre di tre figli, mi sono resa conto di quanto l’inquinamento a Padova incida sulla nostra vita quotidiana. È una delle aree più inquinate d’Europa». Da qui l’impegno nell’associazione ISDE – Medici per l’Ambiente, una società scientifica che studia gli effetti dell’inquinamento sulla salute.
«Mi interessava diffondere una cultura della prevenzione e della consapevolezza – spiega – ma anche promuovere politiche che riducano l’impatto ambientale, perché salute e ambiente sono due facce della stessa medaglia».

“La sanità è diventata un’azienda: contano più i bilanci che i pazienti”

L’analisi della candidata si concentra poi sulla situazione del sistema sanitario regionale: «Il problema principale – afferma – è che la sanità è diventata un’azienda. Si guarda ai conti più che ai cittadini. Ma la salute è un diritto essenziale e va garantito a tutti».

Secondo Martinez, le difficoltà attuali derivano da organici non aggiornati e mancata programmazione: «Da anni in Veneto non si adeguano i numeri del personale ai reali carichi di lavoro. Il risultato è che anche quando gli organici sembrano pieni, i medici non riescono nemmeno a fare ferie. È una sofferenza strutturale».

Il problema, aggiunge, è stato aggravato da una massiccia ondata di pensionamenti: «Era prevedibile che molti medici andassero in pensione contemporaneamente, ma la Regione non ha pianificato in tempo. Oggi ci troviamo con reparti sotto organico e professionisti allo stremo».

“Abbiamo ottimi medici, ma li stiamo esaurendo”

Martinez riconosce la qualità del personale e delle strutture venete: «In Veneto abbiamo medici e infermieri straordinari, e università di altissimo livello. Ma il sistema li sta spremendo. Non si può chiedere a un infermiere di fare un turno notturno in sala operatoria e poi tornare in servizio il pomeriggio. È disumano».

Un’organizzazione del lavoro così rigida, spiega, porta al burnout, a lunghe liste d’attesa e alla fuga di professionisti dal servizio pubblico. «Una volta – ricorda – bastava prenotare una visita in intramoenia per accorciare i tempi, oggi neanche quello funziona più. I medici sono gli stessi e non hanno più ore disponibili».

“Non bastano bandi: servono incentivi e nuove politiche del personale”

Per Martinez, servono interventi concreti e mirati: «Non basta aprire bandi di concorso. Bisogna rendere il lavoro sanitario sostenibile. Servono incentivi economici per specializzazioni difficili e per chi svolge attività ad alta intensità. Ma, soprattutto, servono organici reali, pieni, tarati sui bisogni dei cittadini».

E avverte: «Finché non si invertirà la rotta, continueremo a perdere professionisti, anche se la qualità del servizio rimane alta grazie al sacrificio di chi lavora negli ospedali pubblici».

“La salute come diritto universale”

L’impegno politico di Martinez si fonda su un principio chiaro: «La salute non può essere un lusso, né un settore economico. È un diritto universale e va difeso insieme all’ambiente, perché senza aria pulita, acqua sicura e servizi pubblici forti, nessuna comunità può dirsi sana».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione