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05.11.2025 - 12:03
Foto di repertorio
«Senza infrastrutture adeguate, la Bassa Padovana è destinata a un lento e inesorabile declino economico e sociale». Eleonora Guizzaro, candidata del Partito Democratico alle elezioni regionali, lancia l’allarme sul divario tra l’area a sud-ovest della provincia e il resto del territorio.
Dodici comuni della Bassa Padovana si collocano nelle posizioni più basse della classifica provinciale dei redditi, dal 61° al 100° posto su 101. Barbona, con 23.348 euro di reddito medio, è il “migliore” dell’area, mentre Piacenza d’Adige chiude la graduatoria con 18.871 euro. Un divario di quasi 3 mila euro rispetto alla media provinciale e di oltre 11 mila rispetto al capoluogo, collocando la zona su livelli simili a regioni italiane considerate tra le più povere.
La candidata dem mette in relazione diretta povertà e isolamento infrastrutturale. «Il quadrilatero tra SR10, Adige, SS16 e A31, insieme ai comuni occidentali come Urbana, Casale di Scodosia, Merlara e Masi, è tagliato fuori dalle grandi arterie. L’assenza di collegamenti efficienti scoraggia investimenti e limita le opportunità per residenti e imprese», spiega Guizzaro.
I numeri confermano ritardi pluridecennali: la variante della SR10, progettata nel 1990, ha visto il primo tratto aprire nel 2007 e solo nel 2025 è ripreso il completamento dei lavori, che dovrebbero concludersi tra fine 2028 e inizio 2029. Serviranno altri 800 milioni per collegare la strada fino a Legnago. Critico anche il Sistema ferroviario metropolitano regionale, abbandonato nel 2018 nonostante oltre un miliardo speso tra 2001 e 2018.
La terza corsia dell’A13 nel tratto Monselice–Padova Sud e il casello Monselice–Pozzonovo mostrano la stessa lentezza: autorizzazioni ottenute nel 2018, lavori ancora non avviati e costi lievitati da 12,5 a quasi 30 milioni di euro. «Sono cantieri strategici per la mobilità e l’accesso ai servizi, ma slittano di anni, creando disagi e rallentando lo sviluppo», denuncia Guizzaro.
I dati demografici e reddituali confermano l’effetto delle infrastrutture: comuni ben collegati come Albignasego crescono demograficamente e registrano redditi superiori ai 25 mila euro, mentre molti municipi della Bassa continuano a perdere popolazione.
«Solo investimenti concreti e tempi certi possono interrompere questa spirale di declino e restituire dignità e opportunità a un territorio che merita di più», conclude la candidata PD, sottolineando l’urgenza di un piano infrastrutturale coordinato e rapido.
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