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Incontro e riflessione

A Preganziol un convegno su spiritualità e dipendenza per i 45 anni del gruppo Alcolisti Anonimi “Sile”

L’evento, patrocinato dai Comuni di Treviso e Preganziol e dall’ULSS 2, riunirà medici, psicoterapeuti e operatori pastorali per esplorare il legame tra la cura delle dipendenze e la dimensione spirituale dell’essere umano

Locandina dell'evento

Locandina dell'evento

Sabato 22 novembre 2025, alle ore 16, presso il Villa Park Hotel Bolognese di Preganziol, si terrà l’evento pubblico “Quando la spiritualità incontra la dipendenza – Spiritus contra spiritum, organizzato dal gruppo Alcolisti Anonimi “Sile” in occasione del suo 45° anniversario di fondazione. L’incontro, patrocinato dai Comuni di Treviso e Preganziol e dall’ULSS 2 Marca Trevigiana, sarà aperto alla cittadinanza e agli operatori sanitari.

Il pomeriggio si aprirà con un momento di pubblica informazione a cui prenderanno parte figure di spicco del mondo medico e psicologico:

  • il dott. Nicola Gentile, medico psichiatra, farmacologo e tossicologo clinico del SerT Alcologia ULSS 13 Dolo-Mirano;

  • il dott. Marco Bertali, psichiatra, psicologo e psicoterapeuta, autore dei volumi Psichiatria come Medicina dell’Anima e Metti gioia nella vita: ama, lavora e prega;

  • il dott. Ugo Ceron, psicoterapeuta della Comunità Terapeutica Dipendenze Patologiche della Comunità Papa Giovanni XXIII;

  • e don Matteo Volpe, parroco della comunità di Fiera a Treviso e autore del libro Legami invisibili – Viaggio tra sostanze, dipendenze e storie di recupero (Sempre editore, 2025).

Dopo un breve intervallo, alle 18.00, seguirà una riunione aperta con testimonianze di membri degli Alcolisti Anonimi e dei familiari dei gruppi Al-Anon. La giornata si concluderà con un momento conviviale, su prenotazione, presso la stessa sede dell’incontro.

Il convegno intende offrire una riflessione sul rapporto tra dipendenza e spiritualità, tema che attraversa la storia di Alcolisti Anonimi fin dalle sue origini. L’intuizione di Carl Gustav Jung, secondo cui “l’alcol è spiritus, e si usa la stessa parola sia per l’esperienza religiosa più elevata che per il veleno più degradante”, rimane al centro del messaggio di AA: solo un autentico risveglio spirituale può sostituire il vuoto che alimenta la dipendenza.

Un percorso che, come ricordano gli organizzatori, continua a rappresentare “una possibilità di rinascita e di connessione umana, capace di restituire significato alla sofferenza e forza al cambiamento”.

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