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Attualità
10.11.2025 - 11:35
Foto di repertorio
Venezia, città di calli e gondole, ha da qualche settimana un ospite davvero speciale: un delfino tursiope che ha deciso di esplorare il bacino di San Marco, sorprendendo cittadini, turisti e persino gli esperti del Museo di Storia Naturale.
Non è raro vedere tursiopi nell’alto Adriatico, ma che un esemplare rimanga così a lungo in laguna è un evento eccezionale. L’animale era stato avvistato nelle acque a sud già dall’estate 2025, per poi spostarsi a ottobre tra Punta della Dogana, Giudecca e Lido. La sua presenza ha catturato l’attenzione dei social, trasformandolo in una piccola celebrità veneziana, ma ha anche acceso un campanello d’allarme: la laguna è un luogo affollato e trafficato, con imbarcazioni e motori che possono rappresentare un rischio per un animale selvatico.
Il Museo di Storia Naturale ha quindi stilato un decálogo di comportamento per cittadini e turisti: mantenere le distanze (almeno 50 metri), osservare senza rumori o movimenti bruschi, non offrire cibo e non cercare il contatto diretto. Se l’animale appare ferito o in difficoltà, è fondamentale contattare immediatamente la Guardia Costiera o il CERT – Cetacean Strandings Emergency Response Team.
Gli esperti ritengono molto probabile che il delfino decida di tornare in mare aperto: gli avvistamenti indicano che potrebbe già aver fatto brevi escursioni.
Intanto, Venezia si gode questo ospite inatteso, ricordando che la convivenza tra uomo e natura richiede attenzione, rispetto e responsabilità.
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