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Un gesto di comunità che unisce impresa, cittadini e solidarietà
11.11.2025 - 17:17
Foto dell'evento
San Martino, giornata simbolo di altruismo e condivisione, ha fatto da cornice alla cerimonia di consegna dei contributi solidali promossi da Alì Supermercati nella suggestiva Sala del Romanino del Museo Eremitani.
Un incontro che da oltre vent’anni unisce impresa, territorio e valori di responsabilità sociale, confermando il legame profondo dell’azienda con la comunità.

Ammonta a 55.092 euro la somma raccolta attraverso il concorso PremiAlì 2024-2025, grazie alla generosità dei clienti e al raddoppio dell’importo da parte dell’azienda. I fondi sono stati destinati a sei realtà che operano nel sociale e nella ricerca: Medici con l’Africa CUAMM, Istituto Oncologico Veneto (IOV), Istituto Oncologico Romagnolo (IOR), Fondazione Ricerca Biomedica Avanzata – VIMM, Banco Alimentare del Veneto ed ENPA.
Negli ultimi cinque anni, Alì e i suoi clienti hanno donato complessivamente oltre 1,6 milioni di euro, contribuendo concretamente al miglioramento della qualità della vita nel territorio e non solo.

Durante la cerimonia — introdotta dall’assessore alle Attività Produttive del Comune di Padova, Antonio Bressa — i rappresentanti delle sei organizzazioni hanno espresso la loro gratitudine per il sostegno ricevuto.
Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa CUAMM, ha spiegato come “grazie a questo contributo potremo assistere 280 mamme durante il parto e altrettanti bambini in Africa. È un gesto che ci fa sperare nel futuro e che testimonia come la solidarietà, quando è concreta, salva vite ogni giorno”.
Fabrizio Miserocchi, direttore generale dello IOR, rappresentato dalla responsabile fundraising Alessandra Segreto, ha sottolineato che “il sostegno di Alì e dei suoi clienti è un segnale concreto di fiducia nella ricerca oncologica. Solo unendo scienza, istituzioni e comunità possiamo avvicinarci a un futuro in cui il cancro diventi sempre più curabile”.

Anche il dottor Francesco Benazzi, commissario dello IOV-IRCCS, ha ringraziato per “una collaborazione che si rinnova con entusiasmo e sensibilità, rappresentando una testimonianza concreta di fiducia nella missione dell’Istituto, che unisce ricerca e cura per offrire ai pazienti trattamenti sempre più efficaci e personalizzati”.
Adele Biondani, presidente del Banco Alimentare del Veneto, ha voluto esprimere una riconoscenza profonda “al gruppo Alì, alla famiglia Canella e ai suoi clienti per il sostegno e la volontà che da tanti anni ci accompagnano. Non riesco nemmeno a ricordare quando abbiamo iniziato, ma so che è da molto tempo che sono al nostro fianco”.
Biondani ha poi spiegato il cuore del lavoro del Banco Alimentare: “In Veneto ci occupiamo di recuperare tutte le eccedenze alimentari perfettamente commestibili ma non più commercializzabili. Questi prodotti vengono stoccati nei nostri magazzini di Verona e Pianiga e poi distribuiti alle associazioni che assistono le persone in difficoltà. Solo l’anno scorso abbiamo raccolto e distribuito 4.660 tonnellate di alimenti, raggiungendo oltre 82.000 persone attraverso 454 associazioni”.
E ha aggiunto: “Quando parliamo di queste 82.000 persone non parliamo solo di chi vive per strada o chiede l’elemosina: molte sono famiglie che fino a poco tempo fa vivevano serenamente e che, per un imprevisto, si sono trovate in difficoltà. Hanno solo bisogno di essere accompagnate in questo momento delicato. Per questo, la collaborazione con Alì non è solo una donazione, ma un abbraccio concreto alla comunità”.
Valentina Perin, referente regionale ENPA Veneto, ha ringraziato per “una partnership che da anni sostiene i rifugi e la tutela degli animali, con la stessa dedizione che Alì mostra verso le famiglie del territorio”.

E Giustina Mistrello Destro, presidente della Fondazione Ricerca Biomedica Avanzata – VIMM, rappresentata dal dottor Paolo Marizza, ha parlato di “una comunità di intenti fondata su valori condivisi: il legame con il territorio e lo slancio verso la ricerca medico-scientifica”.

A prendere la parola per Alì Supermercati è stato Giuliano Canella, responsabile acquisti dell’azienda, che ha ricordato la lunga storia di questo impegno:
“È un progetto che si rinnova da oltre vent’anni: siamo partiti nel 2003 e ancora oggi ci emoziona. In questi anni abbiamo superato il milione di euro di donazioni, e il nostro impegno continuerà anche in futuro. Non è più un evento, ma una parte del DNA di Alì: donare al territorio è nel nostro modo di essere. Il territorio ci dà la possibilità di esistere e di crescere, e noi vogliamo restituire qualcosa. Un ringraziamento particolare va ai nostri clienti, che con i loro 100 punti trasformati in euro rendono possibile tutto questo. I 55.000 euro donati oggi dimostrano la forza di una comunità che sceglie di fare del bene”.
Alì Supermercati, azienda veneta fondata nel 1971, con 119 punti vendita e oltre 4.800 collaboratori, conferma anche sul piano ambientale il suo impegno per la sostenibilità: nel 2024 ha superato 1,4 miliardi di euro di fatturato, donando oltre 3 milioni di euro alla comunità, 427.190 pasti alle famiglie in difficoltà e contribuendo alla creazione di 12 boschi urbani grazie al progetto We Love Nature.

In un giorno come San Martino, in cui il gesto del donare assume un valore simbolico profondo, Alì rinnova la propria missione di solidarietà: dimostrare che anche una semplice spesa quotidiana può trasformarsi in un atto d’amore verso gli altri.
Alessia Longhin
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