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Arte e formazione

L’Accademia di Belle Arti di Venezia si rinnova: nuovi spazi, corsi e collaborazioni in tutta la Laguna

Conclusi i lavori a Forte Marghera e in arrivo un nuovo polo alla Giudecca. A gennaio una mostra ispirata a Così fan tutte e nel 2025 al via la digitalizzazione dell’archivio storico

L'accademia di Belle Arti a Venezia

L'accademia di Belle Arti a Venezia

L’Accademia di Belle Arti di Venezia guarda al futuro con una serie di interventi che puntano a rafforzare la formazione artistica e il dialogo con la città. Il presidente Michele Casarin e il direttore Riccardo Caldura hanno presentato oggi i nuovi progetti, che comprendono la riorganizzazione degli spazi, l’aggiornamento dei corsi e la nascita di nuove collaborazioni con realtà italiane ed europee.

A Forte Marghera, sulla gronda lagunare, è stato completato l’adeguamento del Padiglione 36, già sede delle lezioni della Scuola di Scenografia. Dopo gli ultimi lavori sugli impianti e le aperture verso il viale e la baia, la struttura ospiterà anche mostre e installazioni, diventando il secondo spazio espositivo dell’Accademia dopo i Magazzini del Sale.

Intanto, sull’isola della Giudecca, sta prendendo forma il Polo “Abave Education & Research”, all’interno dell’ex stabilimento Herion. Sarà dedicato ai corsi di Educazione, Mediazione e Comunicazione dell’Arte, alle Nuove Tecnologie per l’Arte e alle attività di ricerca e dottorato, con nuovi ambienti per riunioni, studio e formazione avanzata.

Un’attenzione particolare è riservata anche ai progetti legati al Pnrr, che vedono l’Accademia veneziana impegnata in rete con istituzioni europee. Il prossimo appuntamento pubblico sarà a gennaio, al Magazzino del Sale 3, dove verrà inaugurata una mostra ispirata a Così fan tutte di Mozart: una reinterpretazione multimediale nata in collaborazione con il Conservatorio di Vicenza e l’Università della Musica Gustav Mahler di Klagenfurt.

Parallelamente, prosegue la valorizzazione dell’archivio storico dell’Accademia, con la digitalizzazione dei documenti che risalgono all’Ottocento. Il progetto partirà a fine 2025 e renderà accessibili online non solo le immagini ma anche i materiali amministrativi.

Tra febbraio e aprile del prossimo anno è inoltre previsto un approfondimento dedicato allo scultore e docente Luigi Ferrari, figura di spicco dell’Accademia ottocentesca. Gli studenti di Anatomia Artistica ricostruiranno il monumento a Marco Polo ideato da Ferrari ma mai realizzato, partendo dalle descrizioni conservate.

Sul fronte della didattica, l’Accademia ha completato l’attivazione del triennio in Educazione, Mediazione e Comunicazione dell’Arte e ha riorganizzato la Scuola di Pittura in tre percorsi distinti, introducendo anche un nuovo corso dedicato all’illustrazione e al fumetto.

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