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Ricordo e dolore

Rovigo e Adria ricordano i caduti di Nassiriya in una cerimonia carica di emozione

Nella Giornata del ricordo dei militari e civili impegnati nelle missioni di pace, i Carabinieri del Comando Provinciale e della Compagnia di Adria hanno reso omaggio ai colleghi scomparsi nella strage del 2003

Foto della cerimonia a Rovigo

Foto della cerimonia a Rovigo

Si è svolta questa mattina, 12 novembre, la cerimonia di commemorazione della strage di Nassiriya, che ventidue anni fa costò la vita a 19 italiani impegnati nella missione di pace in Iraq. Anche il Comando Provinciale dei Carabinieri di Rovigo ha voluto rendere omaggio ai caduti, in occasione della 17ª Giornata del ricordo dei militari e civili scomparsi nelle missioni internazionali per la pace.

Alle 10, all’interno del corpo di guardia della caserma di via Benedetto Cairoli, si è tenuto un momento di raccoglimento con la deposizione di un cuscino di fiori ai piedi della lapide dedicata ai caduti di Nassiriya. Presenti il Comandante provinciale, colonnello Edoardo Campora, e il comandante interinale della Compagnia, luogotenente Giovanni Dessì, che hanno reso omaggio ai militari dell’Arma caduti nell’attentato. La cerimonia è stata accompagnata dall’esecuzione del “Silenzio”, suonato dal trombettista Carmelo Casella, colonnello in congedo dei Carabinieri, rendendo il momento particolarmente toccante.

Una celebrazione analoga si è svolta anche ad Adria, presso il giardino dedicato ai caduti di Nassiriya. Alla cerimonia hanno preso parte il comandante della Compagnia, maggiore Manuel Scacchi, il comandante della Stazione locale e una rappresentanza di militari provenienti dai diversi comandi del territorio. Una corona è stata deposta ai piedi del monumento ai caduti, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose.

All’iniziativa ha partecipato anche la sezione locale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, con il proprio presidente e alcuni soci. La presenza congiunta di Carabinieri in servizio e in congedo ha voluto ribadire il legame che unisce le diverse generazioni dell’Arma, segno di una continuità di valori e di spirito di corpo che resta saldo nel tempo.

Il 12 novembre 2003, quattro attentatori suicidi a bordo di un camion carico di esplosivo colpirono la base italiana di Nassiriya, in Iraq, dove operavano i Carabinieri e i militari dell’Esercito nell’ambito dell’operazione “Antica Babilonia”. L’attacco provocò 28 vittime, tra cui 19 italiani — 12 dei quali appartenenti all’Arma — e segnò una delle pagine più drammatiche della recente storia militare del nostro Paese.

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