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Tensioni nella Lega in Veneto: Roberto Vannacci escluso dalla campagna elettorale tra dissidi interni e strategie del partito

La scelta di escludere l’europarlamentare Vannacci dagli appuntamenti elettorali locali mette in luce lo scontro tra autonomia territoriale e controllo della Lega nazionale, mentre il governatore Zaia conferma la linea del partito sul territorio veneto

Vannacci con Salvini

Vannacci con Salvini

La Lega veneta vive giornate di forte turbolenza politica a pochi mesi dal voto regionale. Roberto Vannacci, europarlamentare e vicesegretario federale del partito, è stato di fatto escluso dalla campagna elettorale in Veneto. La decisione, riportata dal quotidiano Il Fatto Quotidiano, risale al 30 ottobre, quando il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, avrebbe chiesto ai dirigenti leghisti di non partecipare a un comizio a Verona in sostegno del candidato indipendente Stefano Valdegamberi.

Le tensioni nascono da più fattori. In primo luogo, il ruolo autonomo e spesso critico di Vannacci sul territorio veneto, considerato da alcuni come una possibile concorrenza interna. A ciò si aggiunge l’esito deludente delle ultime elezioni in Toscana, che avrebbe accentuato le divisioni tra le varie anime del partito.

Nonostante l’esclusione, Vannacci ha ribadito la propria intenzione di rappresentare la Lega in Veneto, ricordando le oltre 72 mila preferenze raccolte nella regione alle ultime Europee. Tuttavia, la Lega veneta, guidata sul territorio dal governatore Luca Zaia, ha scelto di seguire una linea diversa. Zaia, in più occasioni, ha espresso dubbi sulla capacità di Vannacci di muoversi secondo la strategia del partito locale.

La vicenda segnala una decisione chiara della Lega nazionale: controllare più da vicino la campagna veneta, evitando elementi che possano mettere a rischio l’unità della coalizione e la strategia del centrodestra, dato che i sondaggi prevedono una conferma del consenso in Veneto.

Il caso Vannacci però va oltre la persona: evidenzia lo scontro interno tra autonomia dei territori e centralismo del partito, un tema cruciale per la Lega in una regione che ha sempre puntato sulla propria specificità politica. Nei prossimi giorni sarà fondamentale capire se la Lega riuscirà a superare le divisioni e presentarsi compatta al voto, o se la marginalizzazione di Vannacci aprirà una crepa difficile da ricomporre.

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