Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Museo Poleni

Una mostra da vedere, toccare e ascoltare: il Museo di Padova offre esperienze multisensoriali e traduzioni in sette lingue

Domenica 16 novembre il Museo Poleni propone visite guidate tra modelli storici di ponti, statue e fossili, con percorsi pensati per superare ogni barriera fisica, sensoriale o linguistica

Sofia Talas, conservatrice del museo

Sofia Talas, conservatrice del museo

Il Museo Poleni dell’Università di Padova invita grandi e piccini a una domenica speciale, domenica 16 novembre, con due visite guidate che porteranno i visitatori “a spasso tra modelli e storia”. Alle 15 si potrà partecipare a “Modelli. Il sapere in 3 dimensioni”, un percorso tra modelli di animali, piante, macchine e monumenti che hanno segnato lo sviluppo della conoscenza nei secoli. Alle 17 è in programma “Padova raccontata dai modelli”, che attraverso ponti, dighe e ferrovie ripercorre pagine della storia cittadina.

La vera novità di quest’anno è però il modo in cui la mostra può essere vissuta: l’Università ha reso tutto accessibile e inclusivo, pensato per chi ha difficoltà sensoriali, motorie o cognitive, ma anche per chi non conosce l’italiano. Ogni pannello è disponibile in sette lingue oltre all’italiano – arabo, cinese, hindi, spagnolo, urdu, persiano e inglese – e i contenuti possono essere consultati attraverso la piattaforma digitale itinerariaccessibili.com, sia da remoto che in museo tramite QR code.

Chi lo desidera potrà inoltre accompagnare la visita con una sensory bag, una “borsa magica” che contiene strumenti utili per vivere la mostra in modo più sereno: racconti chiari delle attività, carte di comunicazione visiva, piccoli giochi sensoriali e un libro interattivo con i modelli della mostra.

«È stato un lavoro di squadra – spiega Elena Santi del Centro di Ateneo per i Musei –. Tutti i materiali sono stati progettati con il coinvolgimento diretto dei futuri visitatori, dalle persone con disabilità ai ragazzi con diverse capacità cognitive». L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ha collaborato alla realizzazione dei materiali tattili, mentre i video in Lingua dei Segni e con sottotitoli sono stati realizzati con il contributo di persone sorde professioniste della divulgazione culturale.

La direttrice tecnica Isabella Colpo sottolinea l’importanza dell’iniziativa: «La cultura accessibile non richiede grandi investimenti: bastano accorgimenti pensati per tutti. Vogliamo dare un modello replicabile per le future mostre universitarie».

Sofia Talas, conservatrice del museo, evidenzia come le traduzioni e i percorsi pensati per studenti e cittadini stranieri favoriscano l’inclusione: «Gli studenti e i dottorandi dell’Università hanno partecipato attivamente, diventando protagonisti della comunicazione scientifica per le comunità locali. L’iniziativa si inserisce anche nel filone dei progetti multiculturali sulla scienza, come “Scienza dal mondo islamico all’Europa di oggi”, che ha portato a laboratori, cacce al tesoro e persino a uno spettacolo teatrale recentemente presentato».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione