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Schio dedica due settimane alla lotta contro la violenza sulle donne

Incontri, formazione, cultura e interventi nelle scuole: la città costruisce una rete per prevenire, riconoscere e fermare gli abusi

Schio dedica due settimane alla lotta contro la violenza sulle donne

Foto di repertorio

Novembre, in città, non è solo il mese che conduce alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. È un tempo di consapevolezza, confronto e responsabilità condivisa. L’Amministrazione comunale ha scelto di trasformare queste settimane in un percorso diffuso che attraversa scuole, famiglie, associazioni e spazi pubblici, con l’obiettivo di dare strumenti, accendere domande e costruire una comunità più attenta e preparata.

Il programma ha preso avvio ieri, 13 novembre, con la presentazione – allo Sportello di Consulenza Legale di via Pasini – del progetto formativo “Progetta con cura il tuo lavoro”, rivolto alle donne in cerca di occupazione o in difficoltà. Un primo passo che anticipa un’agenda intensa.

Oggi sabato 15 novembre, e nuovamente il 22, il Drama Box del Faber Box ospita “Lean In Girls”, un percorso dedicato alle ragazze della scuola secondaria di primo grado. Attraverso giochi, attività guidate e momenti di riflessione, le giovani partecipanti vengono accompagnate a smontare stereotipi e a riconoscere le proprie risorse personali, imparando a immaginare il futuro con maggiore sicurezza.

La settimana centrale si apre mercoledì 19 novembre con un incontro serale al Meeting Box del Faber Box: l’autrice Rossella Menegato presenta “Cronache di una casa chiusa”, libro che apre uno sguardo sulle violenze domestiche, spesso invisibili agli occhi della comunità.

Il giorno successivo, giovedì 20 novembre, si entra nel vivo del tema scelto per questa edizione: la violenza digitale. Il convegno “Violenza digit@le, ferite reali” porta in città relatori di rilievo come il professor Cosimo Marco Scarcelli dell’Università di Padova e l’attivista e content creator Federica Rippi. A moderare l’incontro – pensato per genitori, educatori e adulti – sarà la psicologa Laura Brusaterra. L’obiettivo è affrontare gli abusi online: minacce, controllo, diffusione non consensuale di contenuti, pratiche che colpiscono in particolare le nuove generazioni.

Venerdì 21 novembre il dialogo si sposta direttamente tra gli studenti: un incontro riservato alle scuole mette in contatto ragazze e ragazzi con la dott.ssa Rachele Reschiglian e nuovamente con Federica Rippi, in una conversazione concreta e senza filtri su ciò che significa muoversi nel mondo digitale con rispetto, responsabilità e consapevolezza.

Il programma culmina martedì 25 novembre, nella Sala degli Affreschi di Palazzo Toaldi Capra, con la serata “La condizione femminile tra ieri e oggi: dall’Antigone a C’è ancora domani”. Un percorso culturale, guidato da Simone Dal Ponte, che attraversa la letteratura, il cinema e la cultura pop alla ricerca delle radici – antiche e contemporanee – della disparità di genere.

Dal 15 al 30 novembre Schio ospita anche la mostra diffusa “Non chiamatelo raptus” dell’illustratrice Anarkikka: una denuncia ironica e tagliente delle molte forme della violenza sulle donne. Le tavole saranno esposte nei principali luoghi pubblici della città — dalla Biblioteca e Teatro Civico fino alle farmacie del centro — con inaugurazione il 15 novembre a Villa Fabris, in contemporanea con Thiene e Malo.

Il sindaco sottolinea il valore del lavoro congiunto che sostiene l’intero percorso: «Non basta celebrare una giornata: serve costruire una cultura diversa. A Schio lavora una squadra solida — amministrazione, scuole, associazioni e il Centro Antiviolenza con la cooperativa Samarcanda — che interviene sia sul fronte della prevenzione, parlando ai giovani e alla comunità, sia nel sostegno alle donne che chiedono aiuto. È un impegno quotidiano, che vogliamo portare avanti con continuità».

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