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Gli studenti del Conservatorio “Pollini” celebrano Guido Alberto Fano a Palazzo Sambonifacio

A Mestre l’ultimo omaggio per i 150 anni del maestro padovano: un concerto che unisce memoria, giovani talenti e grande musica italiana del Novecento

Gli studenti del Conservatorio “Pollini” celebrano Guido Alberto Fano a Palazzo Sambonifacio

Foto dell'evento

Saranno proprio i giovani musicisti del Conservatorio “Cesare Pollini” a chiudere idealmente l’anno dedicato ai 150 anni dalla nascita di Guido Alberto Fano, pianista, compositore e direttore d’orchestra tra i più raffinati del panorama italiano del Novecento.

Dopo una stagione ricca di concerti, incontri e approfondimenti, la rassegna – organizzata in collaborazione con l’Archivio Musicale Guido Alberto Fano e la Fondazione Musicale Omizzolo Peruzzi – affida il suo ultimo atto alle nuove generazioni, in un simbolico passaggio di testimone.

L’appuntamento è fissato per venerdì 21 novembre, alle 18, nell’intima e preziosa sala da concerto di Palazzo Sambonifacio (via Isabella Andreini 4), sede della Fondazione Omizzolo Peruzzi. Uno spazio che conserva strumenti, libri, partiture e oggetti appartenuti ai fondatori Enrica Omizzolo ed Elio Peruzzi: un piccolo scrigno che racconta un secolo di musica padovana, e che accoglie alla perfezione lo spirito della rassegna.

Un repertorio che rinasce

Il concerto segue la linea guida del cartellone “Oltre l’opera, la rinascita strumentale”, dedicato a quella stagione culturale che, tra Ottocento e Novecento, mise in discussione l’egemonia dell’opera lirica per riportare l’attenzione sulla musica strumentale colta, ispirata alla tradizione europea.

Al centro, naturalmente, proprio Fano, allievo prediletto di Cesare Pollini e figura cardine per la musica italiana del primo Novecento.

L’esibizione si aprirà con la Romanza op. 1, affidata al violoncello di Ludovico Armellini e al pianoforte di Lorella Ruffin, e con le Pagine d’album op. 2, interpretate dal violino di Chiara Volpato Redi, sempre accompagnata da Ruffin.

Da Martucci a Busoni: il Novecento italiano in sei giovani interpreti

Il programma proseguirà con pagine di Giuseppe Martucci, maestro che considerava Fano uno dei suoi studenti più promettenti: lo Studio in do minore op. 47 sarà suonato da Antonio Lin Yan, mentre a Elena Lo Conte spetterà l’interpretazione dei 2 Notturni op. 70.

A seguire, un viaggio attraverso le firme più influenti del Novecento storico italiano:

  • Alfredo Casella con “À la manière de…” op. 17, nell’esecuzione di Giovanni De Matteis;

  • le 10 Variazioni su un Preludio di Chopin di Ferruccio Busoni, interpretate da Niccolò Lazzarini;

  • la virtuosistica Fantasia Super Carmen, affidata a Sofia Beltramini.

Un mosaico di stili, omaggi e sperimentazioni che racconta un’epoca di trasformazioni decisive per la musica europea.

Un biglietto simbolico per una celebrazione speciale

L’ingresso è fissato a 1 euro, scelta che conferma la volontà del Conservatorio e della Fondazione di rendere la musica un bene accessibile e condiviso.

Informazioni e prenotazioni: info@fondazioneomizzoloperuzzi.it.

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