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19.11.2025 - 06:00
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Saranno proprio i giovani musicisti del Conservatorio “Cesare Pollini” a chiudere idealmente l’anno dedicato ai 150 anni dalla nascita di Guido Alberto Fano, pianista, compositore e direttore d’orchestra tra i più raffinati del panorama italiano del Novecento.
Dopo una stagione ricca di concerti, incontri e approfondimenti, la rassegna – organizzata in collaborazione con l’Archivio Musicale Guido Alberto Fano e la Fondazione Musicale Omizzolo Peruzzi – affida il suo ultimo atto alle nuove generazioni, in un simbolico passaggio di testimone.
L’appuntamento è fissato per venerdì 21 novembre, alle 18, nell’intima e preziosa sala da concerto di Palazzo Sambonifacio (via Isabella Andreini 4), sede della Fondazione Omizzolo Peruzzi. Uno spazio che conserva strumenti, libri, partiture e oggetti appartenuti ai fondatori Enrica Omizzolo ed Elio Peruzzi: un piccolo scrigno che racconta un secolo di musica padovana, e che accoglie alla perfezione lo spirito della rassegna.
Il concerto segue la linea guida del cartellone “Oltre l’opera, la rinascita strumentale”, dedicato a quella stagione culturale che, tra Ottocento e Novecento, mise in discussione l’egemonia dell’opera lirica per riportare l’attenzione sulla musica strumentale colta, ispirata alla tradizione europea.
Al centro, naturalmente, proprio Fano, allievo prediletto di Cesare Pollini e figura cardine per la musica italiana del primo Novecento.
L’esibizione si aprirà con la Romanza op. 1, affidata al violoncello di Ludovico Armellini e al pianoforte di Lorella Ruffin, e con le Pagine d’album op. 2, interpretate dal violino di Chiara Volpato Redi, sempre accompagnata da Ruffin.
Il programma proseguirà con pagine di Giuseppe Martucci, maestro che considerava Fano uno dei suoi studenti più promettenti: lo Studio in do minore op. 47 sarà suonato da Antonio Lin Yan, mentre a Elena Lo Conte spetterà l’interpretazione dei 2 Notturni op. 70.
A seguire, un viaggio attraverso le firme più influenti del Novecento storico italiano:
Alfredo Casella con “À la manière de…” op. 17, nell’esecuzione di Giovanni De Matteis;
le 10 Variazioni su un Preludio di Chopin di Ferruccio Busoni, interpretate da Niccolò Lazzarini;
la virtuosistica Fantasia Super Carmen, affidata a Sofia Beltramini.
Un mosaico di stili, omaggi e sperimentazioni che racconta un’epoca di trasformazioni decisive per la musica europea.
L’ingresso è fissato a 1 euro, scelta che conferma la volontà del Conservatorio e della Fondazione di rendere la musica un bene accessibile e condiviso.
Informazioni e prenotazioni: info@fondazioneomizzoloperuzzi.it.
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