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Verona, la variante della Statale 12 diventa realtà: al via i lavori dal 2026

Investimento da 263 milioni e quattro anni di cantiere

Voltabarozzo in movimento: strade chiuse per lavori su rete idrica e fognaria

Foto di repertorio

Attesa da quasi mezzo secolo, la variante della Statale 12 che collegherà Verona Sud con il centro della città senza attraversare i comuni limitrofi è pronta a partire. Un progetto reclamato fin dalla fine degli anni Settanta dai residenti di Isola della Scala, Buttapietra, Vigasio, Castel d’Azzano e Verona, che oggi vede finalmente la luce grazie a un investimento complessivo di 263 milioni di euro.

La nuova infrastruttura è stata presentata a fine settembre a Castel d’Azzano e descritta nuovamente nel corso del sopralluogo alla presenza del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, dell’assessora regionale ai Lavori pubblici Elisa De Berti e dell’assessore comunale Tommaso Ferrari.

Una bretella da 14 km per liberare i centri abitati

Il progetto prevede la realizzazione di 14 chilometri di variante, comprensivi di un viadotto da 300 metri, pensati per alleggerire il traffico che ogni giorno vede transitare oltre 10mila veicoli attraverso i centri abitati dei comuni a sud del capoluogo.

La nuova rete stradale permetterà di deviare gran parte del flusso veicolare, migliorando la qualità della vita dei residenti, riducendo l’inquinamento acustico e aumentando la sicurezza stradale.

Tempi, costi e impatto sul territorio

L’intervento sarà realizzato tramite appalto integrato e richiederà circa 300 espropri lungo il tracciato.
Con le indagini archeologiche ormai concluse, ANAS ha comunicato che l’avvio dei lavori è previsto per settembre 2026, con una durata stimata di quattro anni.

Una volta operativa, la variante diventerà una delle infrastrutture strategiche più rilevanti per l’area sud di Verona, contribuendo a ridisegnare la mobilità e a fluidificare i collegamenti con il capoluogo.

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