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Una stagione dal nuovo respiro
18.11.2025 - 20:04
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Il Teatro Maddalene entra in una nuova fase della sua storia. Per la prima volta presenta una stagione strutturata e continua, affiancando le rassegne Maddalene Factory e AngolAzioni a un ricco palinsesto di titoli contemporanei, progetti internazionali e format sperimentali. Una trasformazione che conferma la vocazione del Maddalene come spazio di innovazione, ricerca e creatività under 35. La stagione 2025/2026, nata dalla collaborazione tra Comune di Padova e Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, propone 64 appuntamenti da novembre a maggio: un incremento del 18% rispetto allo scorso anno, accompagnato da un percorso di sostenibilità che vede tutta la comunicazione disponibile solo in formato digitale.

Il Teatro Maddalene sorge in un edificio dalla storia affascinante: nato come chiesa medievale, divenuto in seguito palestra di pugilato e infine spazio performativo, oggi rappresenta uno dei simboli della creatività non convenzionale a Padova. La sua struttura essenziale, la vicinanza al mondo universitario e la sua identità di “luogo rigenerato” lo rendono il contenitore ideale per le nuove generazioni artistiche del territorio. «Questo teatro ha un’identità genetica precisa, legata all’innovazione e alla libertà di linguaggi», ricorda l’assessore Andrea Colasio. «Padova ha bisogno di un secondo spazio culturale accanto al Teatro Verdi, e il Maddalene risponde a questa esigenza dialogando con la città e con l’università».
«Per la prima volta presentiamo una stagione completa, con sette titoli fino a gennaio», spiega Alessandro Businaro, direttore artistico junior del TSV. «Accanto a Vestire gli ignudi, ci sono spettacoli contemporanei firmati da alcuni dei talenti più interessanti della scena nazionale, locale e regionale. Tutti condividono una caratteristica: offrono una visione del presente. Anche quando partono da drammaturgie classiche, le riportano alla realtà di oggi. È una stagione viva, vibrante».
«L’attenzione agli artisti under 35 è fortissima», sottolinea Carlo Mangolini, responsabile area sviluppo artistico del TSV. «Con 64 serate complessive, il pubblico avrà davvero tantissime occasioni per scoprire nuovi linguaggi. E speriamo che continui a rispondere con la partecipazione entusiasta degli ultimi anni».
Per Paolo Caporello, curatore di AngolAzioni – Scorci dalla scena padovana, la nuova edizione esplora il tema dei mutamenti. «Le sette compagnie coinvolte affrontano il cambiamento in tutte le sue declinazioni: climatico, sociale, individuale. Come Teatro Laterale presenteremo un Delitto e Castigo che rappresenta pienamente l’idea di trasformazione. Inoltre questa edizione ospiterà studi teatrali, e il vincitore del Premio Off potrà realizzare lo spettacolo completo grazie al sostegno del Teatro Stabile».
La stagione si apre con Vestire gli ignudi, produzione TSV firmata da Businaro, che utilizza Pirandello per parlare di violenza e fragilità contemporanee.

Seguono Tirannosauro, MS, Nunc, La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza, L’arte di vivere e Data: spettacoli che intrecciano fiabe oscure, storie di provincia, distopie vicine alla realtà, percorsi al femminile e nuove drammaturgie emergenti.

Da febbraio a maggio torna Maddalene Factory, con un’edizione composta esclusivamente da prime nazionali. Tra gli appuntamenti principali: il Festival UAD dedicato all’inclusione; Universerie, la serie teatrale degli studenti; Maturazione V, incubatore di nuovi progetti; Test Your Writing con drammaturghi internazionali; Sport On Stage, tre talk con protagonisti dello sport e testi di Niccolò Targhetta; Cinisca, dedicato alle prime atlete della storia; la rilettura calviniana Ricordi di un dimezzato; il debutto del racconto Un posto nel mondo di Aurora Vannuci grazie alla collaborazione con il Premio Campiello Giovani.

La rassegna delle compagnie professionali padovane propone sette titoli che interpretano il tema dei mutamenti. A ciò si affianca la terza edizione del Premio Off, che assegnerà un contributo di 10.000 euro per la produzione dello spettacolo vincitore, destinato a debuttare in versione completa nel 2027.

Il Teatro Maddalene riconferma così la sua natura più autentica: un luogo che muta insieme alla città, che accoglie le visioni dei giovani, che sperimenta e si rinnova senza perdere il legame con la sua storia. Un teatro che vive, ascolta e guarda avanti.
Edizione
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