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Attualità
19.11.2025 - 12:00
Il mercato immobiliare veneto continua a muoversi a due velocità. Da una parte aree che rimangono relativamente abbordabili, adatte a giovani coppie e famiglie in cerca della prima casa; dall’altra, zone che negli ultimi anni hanno visto i prezzi lievitare fino a diventare quasi proibitive. Un divario che fotografa un Veneto sempre più spaccato tra località vivibili e opportunità ridotte.
1. Vicenza e hinterland occidentale
Fuori dal perimetro del centro storico, quartieri come San Lazzaro o Laghetto offrono un buon equilibrio tra servizi, collegamenti e prezzi non ancora fuori controllo. La presenza di poli industriali e universitari mantiene vivace il mercato, con soluzioni alla portata anche di chi ha un budget medio.
2. Verona Sud e alcune aree della Valpolicella bassa
Quartieri come Borgo Roma o Golosine offrono case più moderne e convenienti rispetto al centro scaligero. Anche alcune zone della Valpolicella – lontane dai circuiti turistici – permettono di trovare abitazioni familiari con un buon rapporto qualità-prezzo.
3. Treviso periferia e cintura est
Treviso resta vivibile, ma è nelle frazioni come Sant'Angelo, San Zeno o Silea che i giovani trovano opportunità più concrete. Prezzi più bassi, servizi e piste ciclabili: binomio ideale per famiglie e lavoratori pendolari verso Venezia o Padova.
4. Padova ovest e zona industriale
Quartieri come Montà o Chiesanuova rimangono tra i più appetibili: mercati vivaci, affitti moderati e nuove costruzioni che spingono al ribasso il costo medio al mq.
5. Polesine e Bassa Veronese
Per chi cerca ampi spazi e tranquillità, Rovigo e i comuni limitrofi restano tra le zone più economiche del Veneto. Soluzioni indipendenti, villette e appartamenti moderni a prezzi che altrove sarebbero impensabili.
1. Venezia e le isole della laguna
Il costo degli immobili, già elevato, è spinto ulteriormente dalla pressione turistica e dai limiti strutturali del territorio. Per giovani lavoratori e residenti è quasi impossibile competere con la domanda del settore ricettivo.
2. Verona centro e quartieri turistici
Piazza Bra, Castelvecchio, Veronetta: aree di grande fascino che però hanno visto un'impennata dei prezzi, complice la crescente attrattività turistica e la diffusione degli affitti brevi. Qui l’acquisto è diventato un miraggio per chi non dispone di capitali importanti.
3. Treviso centro storico
La qualità della vita e il richiamo del centro murato hanno fatto volare i costi delle abitazioni, rendendolo una zona quasi "elitaria". Gli appartamenti ristrutturati in palazzi d’epoca sono spesso riservati a investitori o acquirenti con redditi molto alti.
4. Padova centro e zona universitaria
Tra studenti, professionisti e investitori, la domanda ha superato l’offerta. Prati della Valle, la zona degli Ospedali e il quartiere Savonarola sono ormai difficili persino da affittare, figuriamoci da comprare.
5. Località turistiche della costa e delle Dolomiti
Jesolo, Cortina, Asiago e il litorale veneziano sono diventati territori di investimento turistico: seconda casa e affitti stagionali. Per un giovane residente i prezzi sfiorano, e a volte superano, quelli delle grandi città europee.
Il Veneto conferma quindi un trend comune a molte regioni italiane: città e località ad alta attrattività diventano sempre più costose, mentre la periferia e alcune aree meno turistiche offrono ancora opportunità concrete. Una sfida per le nuove generazioni, che spesso si trovano costrette a rinunciare all’acquisto o a spostarsi lontano dai centri più vivi della regione.
Il problema non è solo economico, ma sociale: il rischio è che intere aree urbane si svuotino di residenti giovani, perdendo vitalità e servizi. Per ora, la vera partita del mercato immobiliare veneto si gioca tra equilibrio, sostenibilità e accessibilità. A lungo termine, resta da vedere chi riuscirà davvero a restare.
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