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Salute
21.11.2025 - 08:48
Immagine d'archivio
Superare paure e pregiudizi che ancora oggi frenano molti uomini dall’accettare la radioterapia come trattamento per il tumore alla prostata. È questo il messaggio che arriva dall’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, che durante la campagna internazionale Movember ha voluto riportare l’attenzione su una terapia spesso sottoutilizzata.
Gli specialisti spiegano che la radioterapia moderna offre risultati di guarigione del tutto paragonabili alla chirurgia radicale, con minori effetti collaterali e una migliore qualità di vita. Nonostante tali evidenze, in Italia la sceglie solo il 15-20% dei pazienti, a fronte di un potenziale di utilizzo che si aggira attorno al 50-60%. A frenare l’accesso, secondo i medici, sono convinzioni errate: l’idea che sia un trattamento palliativo, la paura di perdere la funzionalità sessuale o la percezione che sia meno efficace del bisturi.
A confermarlo è anche uno studio recente pubblicato su European Urology, che ha confrontato la chirurgia robotica con la radioterapia di precisione: in entrambi i casi la percentuale di guarigione supera il 90% nei tumori localizzati. La radioterapia, inoltre, preserva più frequentemente la continenza e la funzione erettile.
Il Sacro Cuore si distingue come uno dei centri più avanzati del continente, grazie a quattro acceleratori lineari, tra cui un modello di ultima generazione dotato di risonanza magnetica ad alto campo e sistemi intelligenti basati su intelligenza artificiale. Questa tecnologia permette di completare il trattamento in sole cinque sedute, contro le 20-28 previste dai protocolli tradizionali, senza ricovero né dolore. L’apparecchiatura è in grado di modificare in tempo reale il piano di cura seguendo i movimenti del tumore e proteggendo i tessuti sani.
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