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24.11.2025 - 13:00
Foto di repertorio
In occasione della Giornata Mondiale dedicata al tumore del pancreas, giovedì scorso la Società Letteraria di Verona ha ospitato un incontro organizzato dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (Aoui) e dall’Università di Verona, insieme alla Fimp onlus e all’associazione di pazienti “Codice Viola”. L’evento, aperto alla cittadinanza, ha offerto un aggiornamento sui progressi della ricerca e sulle innovazioni nella cura di una malattia complessa, difficile da diagnosticare per la posizione profonda dell’organo e in crescita nella popolazione.
Secondo i dati forniti dall’Aoui, in Italia nel 2024 sono stati diagnosticati 13.585 nuovi casi di tumore al pancreas, con una distribuzione equilibrata tra uomini e donne. In Veneto, la neoplasia rappresenta il settimo tumore più frequente, costituendo circa il 4% di tutte le diagnosi. Nonostante l’alta letalità della patologia, la sopravvivenza nella regione è migliorata negli ultimi venti anni: l’incremento medio annuo della sopravvivenza a 1 anno dalla diagnosi è stato del 3,1%, mentre quello a 3 e 5 anni è stato del 5,1%.
L’incontro ha visto la partecipazione di esperti del settore, autorità locali e pazienti, e si è concluso con l’illuminazione di viola del Palazzo della Gran Guardia, simbolo della sensibilizzazione sul tumore del pancreas.
Il cosiddetto “Modello Verona” è basato su un approccio multidisciplinare consolidato da decenni presso l’ospedale di Borgo Roma. La maggior parte dei pazienti trattati proviene da tutta Italia e può contare su unità operative specializzate in Radiologia, Chirurgia del pancreas, Anatomia patologica, Radioterapia, Gastroenterologia e Oncologia. L’integrazione tra ricerca universitaria e pratica clinica ha permesso innovazioni nella diagnosi e nei trattamenti, e ha portato la città a partecipare a gruppi di lavoro del Ministero della Salute e della Regione Veneto per introdurre strumenti organizzativi su base multidisciplinare, come le nuove “Pancreas unit” e i Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (Pdta).
L’Anatomia patologica veronese, coordinata dal professor Aldo Scarpa, è stata fondamentale per la diagnosi sempre più precisa dei tumori e per la ricerca sui biomarcatori. Verona ha rappresentato l’Italia nel Consorzio internazionale del Genoma del cancro, con sequenziamento dei genomi di centinaia di pazienti che ha permesso di identificare marcatori diagnostici e predittivi. I risultati sono stati possibili grazie al supporto della Fimp e del Ministero della Salute.
Nel 2024, l’Aoui ha eseguito 499 interventi di chirurgia pancreatica, con una degenza mediana di 8 giorni e complicanze gravi nel 17% dei casi; circa il 30% delle operazioni sono state effettuate in mini-invasiva, la maggior parte in chirurgia robotica. Quest’anno gli interventi sono stati finora 411, di cui 101 robot-assistiti. L’attività clinica comprende sette ambulatori specialistici e quattro meeting multidisciplinari settimanali, con 8-10 mila pazienti presi in carico annualmente e numerose pubblicazioni scientifiche e progetti di ricerca.
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