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25 novembre nella Marca Trevigiana: una giornata rossa contro la violenza sulle donne

Eventi, flash mob e spettacoli per sensibilizzare la comunità e commemorare le vittime

25 novembre nella Marca Trevigiana: una giornata rossa contro la violenza sulle donne

Foto di repertorio

Vittorio Veneto, Treviso, Conegliano, Montebelluna e altri Comuni della Marca si sono vestiti oggi di rosso per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La ricorrenza del 25 novembre si è trasformata in un’occasione di memoria, riflessione e impegno civico, con iniziative che hanno coinvolto istituzioni, scuole, associazioni e cittadini.

A Conegliano, la mattina è iniziata con “Deponi una scarpa rossa”, momento simbolico alla Scalinata degli Alpini, seguito dall’evento commemorativo alla Panchina Rossa con interventi istituzionali e delle scuole locali. La sera, al Multisala Cinergia, testimonianze e la proiezione del film It Ends With Us – Siamo noi a dire basta hanno invitato il pubblico alla riflessione, con le offerte devolute alla Fondazione Figli Maria Antonietta Bernardi.

A Montebelluna, nelle scuole secondarie e primarie, lo spettacolo educativo “Barbablù e Rossana” e un flash mob con un grande fiocco rosso umano hanno coinvolto studenti e bambini. Nei giorni successivi, il teatro continuerà a stimolare il dibattito con lo spettacolo Educazione sentimentale. Ovvero, l’amore al tempo di Instagram, che esplora amore, corpo e relazioni nell’era digitale. La Biblioteca comunale ha affiancato gli eventi con una vetrina tematica dedicata a narrativa, saggistica e albi illustrati sul tema della violenza di genere.

Il Tavolo Rosa, che include anche Giavera del Montello, Nervesa della Battaglia, Trevignano, Valdobbiadene e Volpago del Montello, ha coordinato iniziative diffuse: esposizione di manifesti contro la violenza, letture pubbliche di testi commemorativi, panchine rosse illuminate e momenti simbolici dedicati alle vittime.

A Nervesa della Battaglia, un flash mob serale in Piazza La Piave ha visto la lettura dei nomi delle donne uccise nell’ultimo anno, concluso con un minuto di rumore per rompere il silenzio che avvolge il fenomeno. Partecipanti e cittadini erano invitati a indossare indumenti rossi come segno di solidarietà e memoria.

Eventi culturali e di sensibilizzazione hanno coinvolto anche Treviso e il Quartier del Piave, con letture guidate da attori e volontari, incontri pubblici e confronti interdisciplinari su diritto, emozioni e prevenzione. La città di Treviso ha inaugurato una nuova panchina rossa ai Giardinetti di S. Andrea, mentre luoghi simbolo come il Municipio e Villa Pisani sono stati illuminati di rosso.

Sindacati e associazioni locali, tra cui CISL e CGIL, hanno lanciato campagne di sensibilizzazione nei luoghi di lavoro, invitando a segnalare episodi di violenza e a sostenere le vittime, con il fiocchetto rosso come simbolo visibile di impegno collettivo.

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