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Elezioni regionali

Cresce l’astensione alle elezioni venete, il nuovo presidente Stefani eletto con il sostegno di un quarto degli aventi diritto

Marco Rizzo, leader di DSP, denuncia una delegittimazione democratica della classe dirigente e invita a costruire un’alternativa concreta che dia voce ai cittadini del Veneto

Marco Rizzo di Democrazia Sovrana e Popolare

Marco Rizzo di Democrazia Sovrana e Popolare

Il dato che emerge con forza dalle recenti elezioni regionali in Veneto è l’aumento dell’astensione. La maggioranza degli italiani non si reca più alle urne: il nuovo presidente del Veneto, Stefani, eletto con il 65% dei voti, rappresenta in realtà solo circa un cittadino su quattro della regione.

A sottolinearlo è Marco Rizzo, leader di DSP, secondo cui questo fenomeno segna “una delegittimazione democratica della pessima classe dirigente della politica”. Per Rizzo, è fondamentale costruire un’alternativa che restituisca ai cittadini la possibilità concreta di partecipare alla vita pubblica.

Nonostante il sistema politico sia in crisi, osserva il leader, “il cambiamento non è ancora vicino, perché non viene percepita una reale proposta alternativa”. DSP, spiega Rizzo, ha registrato un incremento di consensi rispetto alle precedenti regionali, ma il progetto è ancora giovane e in fase di strutturazione.

Uno degli appuntamenti chiave per il movimento sarà il Congresso Nazionale di DSP, in programma a Roma sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio 2026. “Il Sovranismo Popolare è la nostra frontiera. Convinceremo con la forza delle idee e con il protagonismo nei territori”, conclude Rizzo.

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