Mestre tra i migliori ospedali d’Italia, migliora la qualità delle cure in tutto il paese ma resta il divario Nord-Sud

Il Piano nazionale esiti 2025 di Agenas premia due strutture al massimo livello: Savigliano e Mestre. In Veneto tre ospedali raggiungono risultati alti o molto alti in diverse aree cliniche

Adamo Chiesa

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09.12.2025 - 13:50

L'ospedale dell'Angelo a Mestre

Mestre e Savigliano sono gli ospedali italiani che nel 2024 hanno ottenuto la valutazione più alta in tutte le otto aree cliniche prese in esame dal Piano nazionale esiti (Pne) 2025 dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). Tra queste aree figurano cardiologia, neurologia, respiratorio, chirurgia generale, oncologia, gravidanza e parto, ortopedia e nefrologia. Oltre a Mestre, in Veneto ci sono altre due strutture valutate molto positivamente: l’Ospedale di Montebelluna e l’Ospedale di Cittadella, entrambe con sei o sette aree di livello alto o molto alto. La regione si colloca così tra le più performanti, insieme a Lombardia ed Emilia Romagna, con un totale di tre ospedali di punta. In Italia, complessivamente, sono 15 le strutture che raggiungono almeno sei aree di valutazione ad alto livello, con risultati eccellenti anche in Lombardia, Emilia Romagna, Umbria, Toscana, Marche e Campania. L’Ospedale di Savigliano in Piemonte e quello di Mestre in Veneto spiccano per aver ottenuto il massimo punteggio in tutte le aree monitorate. Dal rapporto emerge inoltre un quadro di miglioramento generale per alcune prestazioni sanitarie: aumentano gli interventi al femore entro 48 ore negli over 65 e diminuiscono i parti cesarei. Restano però forti differenze tra Nord e Sud, soprattutto per interventi complessi di chirurgia oncologica e per l’appropriatezza delle cure materno-infantili. Il Pne 2025 valuta oggi 218 indicatori, tra assistenza ospedaliera e territoriale, e prende in considerazione 1.117 strutture in tutta Italia. Agenas sottolinea come strumenti di monitoraggio puntuali e obiettivi chiari possano guidare i miglioramenti, pur evidenziando che persistono criticità in alcuni settori e che la concentrazione dei casi complessi in centri specializzati ha contribuito a risultati migliori in diverse regioni.

Oltre a Mestre, in Veneto ci sono altre due strutture valutate molto positivamente: l’Ospedale di Montebelluna e l’Ospedale di Cittadella, entrambe con sei o sette aree di livello alto o molto alto. La regione si colloca così tra le più performanti, insieme a Lombardia ed Emilia Romagna, con un totale di tre ospedali di punta.

In Italia, complessivamente, sono 15 le strutture che raggiungono almeno sei aree di valutazione ad alto livello, con risultati eccellenti anche in Lombardia, Emilia Romagna, Umbria, Toscana, Marche e Campania. L’Ospedale di Savigliano in Piemonte e quello di Mestre in Veneto spiccano per aver ottenuto il massimo punteggio in tutte le aree monitorate.

Dal rapporto emerge inoltre un quadro di miglioramento generale per alcune prestazioni sanitarie: aumentano gli interventi al femore entro 48 ore negli over 65 e diminuiscono i parti cesarei. Restano però forti differenze tra Nord e Sud, soprattutto per interventi complessi di chirurgia oncologica e per l’appropriatezza delle cure materno-infantili.

Il Pne 2025 valuta oggi 218 indicatori, tra assistenza ospedaliera e territoriale, e prende in considerazione 1.117 strutture in tutta Italia. Agenas sottolinea come strumenti di monitoraggio puntuali e obiettivi chiari possano guidare i miglioramenti, pur evidenziando che persistono criticità in alcuni settori e che la concentrazione dei casi complessi in centri specializzati ha contribuito a risultati migliori in diverse regioni.